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Nata in un pomeriggio estivo in Marocco, sin da piccola mostro un carattere solare e allegro e mentre gli altri bambini uscivano a giocare per divertirsi, io preferivo stare a casa a fare esercizi di matematica e a sognare di fare la pediatra. Forse è per la mia ambizione precoce che mio padre ha deciso di volere per la nostra famiglia il meglio ed è così che è iniziata la nostra vita di nomadi.
Prima in Spagna, dove appena posso torno a passare le mie vacanze, poi in Italia dove credevo di avere messo radici. Credo però che quelli come me, quelli che emigrati una volta emigrano per sempre, le radici le mettano solo nelle persone e non nei luoghi. In Italia ho imparato ad apprezzare la vita dei fortunati, di quelli che nascono nella parte giusta del mondo e che la parte sbagliata del mondo esiste per davvero. Ho imparato il valore della libertà e della lotta, ho imparato a vedere due culture diverse con gli stessi occhi. Ho imparato l’interpretazione della religione, che non tutto è nero o bianco e che in mezzo c’è un arcobaleno.

In Italia ho anche scoperto di essere troppo sensibile per fare la pediatra e che la mia vera passione è il mondo imprenditoriale, e da lì ho cominciato a tirare fuori i sogni dal cassetto e realizzarli uno per uno, per poi capire che senza sogni non vivo, come non vivo se questi vengono soffocati. Ed è così che ben presto l’apatia ha iniziato a spegnermi il sorriso, ho iniziato a non sentirmi più libera e quell'allegria che avevo sin da piccola quasi non esisteva più.
All'inizio credevo che fosse l’università e il mio viverla male, invece alla fine era questione di infelicità. Una volta realizzato, le lacrime hanno iniziato a scendere copiose, esausta, vuota dentro e piena allo stesso tempo. Avevo due scelte: continuare a cercare di far funzionare le cose ma rimanendo sulla stessa linea di vita, oppure stravolgerla e viverla buttandomi nell'ignoto e vedere cosa ne venisse fuori. Da allora sono campionessa olimpionica di salto nel buio e sempre alla ricerca della felicità. Ho realizzato che la vita è un dono, è colore, tramonti e amore. Ho deciso di cambiare la mia, ho fatto i bagagli e ho abbandonato ancora una volta una terra che infondo sapevo non mi avrebbe trattenuta per sempre.


Ora che faccio? Vivo nel soleggiato sud della Francia, di giorno studio Imprenditoria e Management internazionale, e quando non sono in università mi trovate in un cafè a realizzare progetti. Di notte leggo manuali di marketing e di crescita personale e scrivo cose. Per il resto del tempo sogno ad occhi aperti, ballo, diffondo positività, abbraccio le persone, aspetto con ansia la primavera e il primo tuffo in mare.
Poi, sì, scrivo su questo blog che prima era dedicato solo alla letteratura e che ora parla di felicità, resilienza, coraggio e vita. Scrivo per dare voce alle paure di chi mi segue, scrivo per comunicare che le difficoltà esistono e che si possono superare. Ascolto le emozioni e le racconto, raccolgo storie e le racconto.

Benvenuto e grazie di essere qui, che tu voglia fermarti o che tu sia di passaggio: grazie per il tuo tempo.<3 p="">

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