Recensione: Io sono di legno di Giulia Carcasi

Buongiorno, amanti della lettura.
Dopo tanto tempo finalmente sono riuscita a scrivere la recensione del libro più bello letto nel mese di novembre.
Io sono di legno è speciale. Speciale perché ero per la prima volta in vita mia a quella bancherella dei libri usati, a Genova, e quando l'ho visto l'ho preso senza pensarci. Anche se sembrava sopravvissuto a una guerra, anche se le pagine erano dure e a metà sembrava spezzato, per me era vissuto. Come il legno. Il legno che resiste e che per alcuni diventa anche antico e pieno di fascino.
Il libriccino della Carcasi per me è così: è meraviglioso, e quelle pagine adesso custodiscono anche un mio ricordo. Non potrei amarlo di più.


Titolo: Io sono di legno
Autore: Giulia Crcasi
Editore: Feltrinelli

Trama:
Una madre e una figlia. La figlia tiene un diario e la madre lo legge. Alla storia di anaffettività, di sentimenti negati o traditi della giovane Mia, Giulia risponde con la propria storia segnata da quell'"essere di legno" che sembra la malattia, il tormento di entrambe. È come se madre e figlia si scrutassero da lontano, o si spiassero, immobilizzate da una troppo severa autocoscienza. Bisogna tornare indietro. E Giulia lo fa. Torna a riflettere sulla giovinezza ferita dall'egoismo e dalla prepotenza di una sorella falsamente perbenista, sul culto delle apparenze della madre e sul conforto che le viene da una giovane monaca peruviana, Sofia. Torna a rivivere i primi passi da medico, fra corsie e sale operatorie, il matrimonio con un primario, la lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. E il legno si ammorbidisce. Ma per madre e figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.


Recensione:
Giulia Carcasi è una maga. Una maga delle parole. Con poche di queste, ma misurate quanto basta, riesce ad incantare il lettore e far apparire un velo di lacrime timorose agli occhi. Dopo Tutto torna, Giulia Carcasi torna con un gioiellino di poche pagine, come ci ha abituati. Non ci ha abituati però a quello che c'è dentro, al suo modo di catturarci e di farci emozionare: ogni volta è come se fosse la prima volta. Come quando guardiamo la persona che amiamo e sentiamo ancora il batticuore, come se fosse la prima volta. Sempre, la prima volta. La Carcasi ci regalata una pallottola.

Ci sono poesie che andrebbero messe in tasca, per tirarle fuori quando servono. Ci sono poesie che andrebbero caricate come pistole, per premere il grilletto e ammazzare il dolore che, se rimane inspiegato, cresce.

La storia questa volta è diversa dalle precedenti, con protagoniste donne di tutte le età e della stessa sfera emotiva: la famiglia. La famiglia che non possiamo scegliere, ma che dobbiamo amare a prescindere. Il nostro primo punto di appiglio, ma anche l'ultimo: nasciamo in una famiglia e desideriamo morire circondati dalla famiglia. E non importa se non si va d'accordo, lei è sempre lì. Ma ciò che è veramente immortale è la regina del legame famigliare, quello tra madre e figlia.

Mia madre invece è una donna concreta, passa le sue giornate a fare. Io sono il rovescio di lei.
Lei ha la risposta pronta, io la domanda.
Lei ha i piedi di piombo, io di aria.
Lei sta in equilibrio, io casco di continuo.
Io sono lei capovolta, lei a testa in giù.

Giulia e Mia, così vicine ma così lontane. L'una scivola via dall'altra, senza sfiorarsi mai. Senza che i loro sguardi si incontrino o le loro parole siano dette ad alta voce. Senza carezze gentili o sorrisi teneri. Tutto tace. Tutto è immobile. L'unico a parlare è il diario di Mia, che Giulia si mette a leggere e non fa a meno di trovare una falla, di trovare la figlia che sembra non aver mai conosciuto, ma in un certo senso trova anche se stessa in quelle pagine.

Chi mi conosce lo sa, non mi piace scrivere.
Scrivere è qualcosa di intimo, più intimo del sesso, quello si fa uno incastrato nell'altro, si fa senza studiare il corpo che si ha di fronte, dentro.
Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Ho scritto sempre poco, frasi corte: salto da un ricordo all'altro, rincorro pensieri ogni volta diversi, e a inseguire mille farfalle non se ne acchiappa una.

Pagine che al tocco rievocano ricordi di lei e dei legami con la madre, la sorella che era per lei il punto di riferimento, quella da perdonare perché il proprio sangue si perdona sempre, dice sua madre. E dalla madre eredita l'inaffettività che trasmette a Mia e a cui deve la rilevazione di un segreto che potrebbe o avvicinarle, o allontanarle definitivamente. Due donne di legno: Giulia e Mia.

La ceramica si rompe, fa subito mostra dei suoi cocci,
Il legno no, finché può nasconde, si lascia torturare ma non confessa.
Io sono di legno.

Giulia Carcasi mi emoziona ancora. Mi colpisce dritto al cuore e mi fa apprezzare la letteratura italiana. Giulia Carcasi mi cattura, mi riempie di emozioni e mi lascia attaccata a quelle pagine. Dopo aver letto Io sono di legno mi sono soffermata a pensare al libro in generale e mi sono stupita di quanto mi fossero rimasti impressi molti passaggi. Io, semplicemente, ho amato questo libro e lo consiglio a chiunque. Di cuore.

La verità è bicolore.
Non ci stanno tinte di mezzo, non ci stanno i compromessi del grigio, il carnevale del blu, del rosso e del giallo.
L'ho imparato quando ho messo a stendere le parole nere sul foglio bianco e la verità le ha asciugate.

Commenti

  1. Si vede e si percepisce il tuo amore per questo libro:) Prima o poi penso che lo leggerò grazie alla tua recensione così appassionata e entusiasta:)

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    1. In realtà avevo la sensazione di non aver reso minimamente l'amore che provo per questo libro, non sono soddisfatta :( Ma grazie ❤

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  2. Wow, l'invidia è un brutto sentimento. Ma non posso fare a meno di provarla adesso :(
    Bella recensione :) Spero ti capitino più libri così XD

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    1. Invidia per cosa? :)
      Lo spero anche io!

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    2. Invidia per Giulia Carcasi, per quanti mi sforzi di non essere invidioso e orgoglioso dei complimenti che mi fanno, sono umano. Mi piace essere apprezzato quando scrivo qualcosa, hai speso delle parole stupende per lei. E se mai qualcuno farà altrettanto per un mio libro, non avro sprecato la mia vita, non del tutto almeno. Ma ancora non ho finito quel mattone.

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    3. Sono le emozioni a fare la differenza. Giulia Carcasi è giovanissima e bravissima, io come lettrice sento che scrive con l'anima. È come se lasciasse una parte di sè. Non è una cosa che sanno fare in molti. Ora però deve tornare a scrivere o vado a cercarla!
      Continua a impegnarti, e i risultati si vedranno. In bocca al lupo.

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  3. Hai fatto una recensione meravigliosa! Giuseppe ha ragione: ricevere una simile prosa per un proprio libro è davvero un privilegio; perchè vuol dire che lo scritto è arrivato al cuore del lettore.
    Merito anche delle frasi che appartengono al romanzo e che hai riportato, questo libro verrà annotato tra i miei prossimi acquisti!

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    1. Grazie mille, mi rendi felicissima ^^
      Queste sono solo le prime frasi, ne ho sottolineato tantissime e di più belle. Saranno protagonista di un post della rubrica "Parole sottolineate", magari ti convinco di più a metterlo nel carrello :)

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  4. Bellissima recensione! Si percepisce che lo hai apprezzato molto! Io sono stata alla stessa tua fiera, ma nel mucchio me lo sono proprio persa xD

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    1. L'ho amato *-*
      Sei di Genova!? *-* *-*
      Non l'ho preso ad una fiera ma, se sei di Genova, a quella bancarella che c'è subito attraversato le strisce della stazione di Brignole :)

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    2. Sììì *^*
      Io sono stata in quella in piazza de Ferrari, la fiera che prima facevano in galleria Mazzini :)

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  5. La Carcasi ha segnato i miei primi anni da liceale: avrò riletto milioni di volte "Ma le stelle quante sono". Sono contentissima che ti sia piaciuto questo romanzo, come dice tu, la nostra Giulia è davvero una maga delle parole! <3

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    1. Sì, lei è una di quelle scrittrici amate dalla maggioranza dei lettori, e si capisce il motivo ^^

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