Recensione: Tre volte noi di Laura Barnett

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia opinione su Tre volte noi, un libro su cui avevo altissime aspettative e che, invece, mi ha lasciato l'amaro in bocca. Sostanzialmente, nonostante l'idea intrigante, la struttura del romanzo troppo confusionaria, rende la lettura per niente piacevole.


Titolo: Tre volte noi
Autore: Laura Barnett
Editore: Bompiani
Prezzo: €18.00
Data di uscita: 26 maggio 2016

Trama:
Si sono conosciuti per caso in una strada di Cambridge e tra loro è scattata una scintilla destinata a durare per sempre. Ma il seguito della storia è tutto da scrivere: si innamoreranno follemente o ciascuno seguirà la propria strada? Si baceranno oppure no? Si sposeranno senza perdere tempo o trascorreranno solo qualche settimana insieme prima di lasciarsi? "Tre volte noi", il romanzo d'esordio di Laura Barnett, ci proietta in una realtà magica e coinvolgente, ci suggerisce ipotesi come hanno fatto altre storie, da "Un giorno" a "Vita dopo vita". Un racconto di possibilità che scorre dagli anni sessanta ad oggi e ci dice che anche le scelte più insignificanti possono cambiare il corso della nostra vita.


Recensione:
Quante volte tutti noi ci siamo soffermati a pensare all'eventualità di una vita diversa. E se avessimo fatto una scelta differente da quella realmente fatta? E se avessimo preso metaforicamente e/o letteralmente un percorso diverso? Come sarebbe stata la nostra vita se quel "se" fosse il nostro oggi e il nostro oggi fosse quel "se"? Sembra un concetto complesso da spiegare o da ragionare, eppure basta un attimo e la vita deraglia verso un futuro diverso. Un concetto che mette in crisi chi crede nel destino e chi invece pensa di essere padrone della propria vita, ma anche talmente affascinante da aver ispirato pellicole cinematografiche e libri pubblicati, tra cui Tre volte noi.

Eva e Jim sono i protagonisti del romanzo d'esordio di Laura Barnett e delle loro tre versioni, ovvero le tre vite che hanno condotto parallelamente se avessero preso scelte differenti. E se quel giorno la gomma della bici di Eva non si fosse bucata? E se Jim l'avesse ignorata continuando a camminare? E se, invece, i due fossero andati insieme a conoscersi nel pub lì vicino? Tre versioni di loro che si alternano senza un ordine preciso in luoghi diversi e in cui l'autrice ci racconta come basti poco per sconvolgere ogni ordine scritto e non. La loro storia ci viene raccontata con l'alternarsi delle loro due voci e nell'arco di sessant'anni, dove spesso le delusioni e le infelicità non sono mancate, che fossero insieme o che non si fossero mai conosciuti. Perché se c'è qualcosa di inevitabile, qualsiasi decisione noi prendiamo, sono proprio le cose belle e le cose brutte che si provano. Tutta quella stabilità che andiamo ricercando guardando al futuro, quel desiderio di fare la scelta giusta per soffrire il meno possibile o per far soffrire il meno possibile qualcuno che amiamo, sono riflessioni che associamo al nostro essere razionali e non imprudenti; alla fin fine, però, nella vita vige la legge di compensazione e ciò che uno si risparmia o di cui si priva oggi, gioia o sofferenza che sia, si ripresenteranno in forme e tempi diversi.

Il messaggio è chiaro, l'idea seducente, il racconto uno spunto di riflessione, ma qualcosa nel libro stona. A partire dall'alternarsi delle versioni dei protagonisti che crea una confusione che decisamente non si può ignorare e che richiede una buona dose di concentrazione e di impegno mentale, per poter collegare le vite e fare ordine su come sia finita nel precedente capitolo della stessa versione. La confusione, però, non finisce tutta lì: se Jim ed Eva sono permanenti nella narrazione e in tutte le versioni, alcuni personaggi hanno nomi diversi e bisogna seguire anche le loro vite per capire che legame abbiano con i protagonisti. In poche parole, la struttura del romanzo non è a favore dello stesso: sarebbe stato più facile se fosse stato suddiviso in tre parti e ciascuna di queste fosse una versione di Jim ed Eva. Sarebbe stato anche più piacevole, meno confusionario e avrebbe permesso una maggiore vicinanza ai personaggi, che invece risultano essere freddi e distanti dal lettore.

Tre volte noi è un libro che desidero leggere da quando è apparso negli scaffali delle librerie e per cui pensavo l'attesa averebbe portato un grande piacere, cosa che purtroppo non penso. Se l'ho portato avanti e sono qui a parlarne è per due motivi: il primo è perché sono una persona da "la speranza è l'ultima a morire", il secondo è perché mi è stato di aiuto un post-it all'inizio del libro attraverso il quale riordinavo le idee ad ogni capitolo. Purtroppo la struttura del romanzo ha fatto scemare ogni mio entusiasmo lasciandomi l'amaro in bocca, nonostante il messaggio di fondo e il fascino dell'idea che non è stata sviluppata nella maniera che avrebbe meritato.

Commenti

  1. Lo spunto sembra interessante ma anch'io sono disturbata dai punti di vista accavallati. Mi sa che passo. Ciao Siham :)

    RispondiElimina
  2. Mi spiace che il libro non abbia sviluppato al massimo il suo potenziale! Non credo che me lo segnerò, almeno per il momento. La trama, per quanto sembri interessante, non mi ispira e il fatto che si sia rivelato deludente non aiuta la sua causa, anche se mai dire mai :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mai dire mai, vero, ma non sentirti neanche troppo in colpa se lo salti :P

      Elimina
  3. Io l'ho iniziato e abbandonato perché era un periodo troppo frenetico per stare dietro a questo libro, mi confondevo molto. Voglio ritornarci in un periodo più tranquillo, probabilmente anche io mi farò aiutare da un post it!
    Ho scoperto adesso questo blog, molto bello! Hai una nuova iscritta :)
    A presto,
    Serena

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se pensi che ne valga la pena, fai bene :) Post-it alla mano, ovviamente.
      Benvenuta! :)

      Elimina

Posta un commento