Recensione: La psicoanalisi in cinque conferenze di Sigmund Freud

Buongiorno, amanti della lettura.
Oggi vi propongo la mia opinione de La psicoanalisi in cinque conferenze di Freud, la cui lettura è andata un po' a singhiozzo. Ma meglio così che lasciarlo a metà, come mi è già successo con L'interpretazione dei sogni. Così, dopo un sacco di tempo, vi parlo delle considerazione che ho di questo libriccino.


Titolo: La psicoanalisi in cinque conferenze
Autore: Sigmund Freud
Editore: Newton Compton Editori


Trama:
Con uno stile brillante e discorsivo Freud espone in queste cinque conferenze i princìpi fondamentali e la genesi della teoria psicoanalitica. Su invito di Stanley Hall, rettore della Clark University of Worcester, Freud si recò a Boston per tenere alcune lezioni sulla psicoanalisi, e dal 6 al 10 settembre del 1909 intrattenne un folto pubblico esponendo le linee generali della sua dottrina. A conclusione del breve ciclo di conferenze Freud ricevette, come egli stesso ebbe a dire, "il primo riconoscimento ufficiale dei suoi sforzi": una laurea ad honorem. Secondo le testimonianze dirette, Freud non usava preparare in anticipo i suoi discorsi, ma improvvisava in base a brevi e rapidi appunti. Solo nel dicembre successivo mise per iscritto il testo delle conferenze, pubblicato nel 1910 e immediatamente tradotto in più lingue. Arrecchisce il volume il "Breve compendio di psicoanalisi" (1924).


Recensione:
Freud, il padre della psicoanalisi, apre le danze delle sue conferenze presentandosi con molta ironia al suo pubblico e inizia a parlare partendo da uno specifico caso clinico, quello di Anna e della necessità di superare determinate sue paure. Queste derivano dalla sue esperienza di figlia unica costretta dalla morale a stare al capezzale del padre. Freud, con la collaborazione del dottor Breur parla quindi di come curare la paziente, dell'ipnosi e della "talking cure", il processo di ripulitura della psiche, per poi liberare Anna dalle sue paure consce ed inconsce.

L'ipnosi può essere utilizzata anche per curare l'isteria, definita come una forma di alterazione degenerativa del sistema nervoso che si manifesta sotto l'aspetto di una debolezza congenita delle funzioni psichiche di sintesi. L'isterico, quindi, è incapace di di stabilire collegamenti con le diverse manifestazioni psichiche, e questa porta ad una dissociazione psichica.
I ricordi, allora, vengono soffocati ma non perduti, pronti a riemergere e a combattere le forze che impediscono loro di fare ciò, rimanendo nell'inconscio.
Questo meccanismo di eliminazione della forza è stata chiamato da Freud "rimozione": la rimozione di tutti quei freni incompatibili con l'etica, la personalità del paziente. L'ipnosi è quindi utile perché nasconde le resistenze, rendendo così accessibile una certa porzione di territorio.

Freud è famosissimo per il suo "L'interpretazione dei sogni" che non è esattamente un dizionario dei sogni con il significato associato, e apre la terza conferenza chiedendo al pubblico perché alcuni sogni li dimentichiamo subito, e risponde che è evidente che noi li rifiutiamo.
Perché forse assegniamo loro scarsa importanza, o perché sono confusi e senza senso, o perché si ha la sensazione che siano estranei alla nostra personalità.
Ma non tutti i sogni sono incomprensibili, confusi e estranei alla personalità del sognatore. Basta pensare ai sogni dei bambini, i quali sono semplici e di facile interpretazione. Infatti loro, tendenzialmente, sognano l'appagamento dei desideri che nel giorno sono sorti ma non sono stati soddisfatti.
Ma per gli adulti è più difficile, perché i sogni subiscono una processo di deformazione, dove avviene lo stesso conflitto delle forze psichiche nell'isteria.

Freud non è famoso solo per l'interpretazione dei sogni, ma anche per l'interpretazione sessuale, in particolar modo quella infantile. Sembra strano perché l'infanzia sembra proprio l'età dell'innocenza e della purezza, priva delle pulsioni sessuali.
E Freud infatti dice:
"No, signori miei; non è affatto vero che la pulsione sessuale penetri nel bambino all'epoca della pubertà come, nel vangelo il diavolo entrò nei porci."
Fin da piccoli i bambini ricercano l'autoeccitazione di certe zone corporee particolarmente sensibili. E ancor prima ricercano il piacere nel succhiarsi il pollice.
Successivamente, con il tempo che passa, certe pulsioni subiscono una forte rimozione a causa delle pressioni educative, e certe forze psichiche come la vergogna, il disgusto, la moralità.

Un'altra forza psichica per noi è la pressione della società, la realtà insoddisfacente che ci fa desiderare una vita diversa, che compensa quella mancanza nel mondo reale portando all'abbandono alla fantasia. Ed è così che si sviluppa la nevrosi, che Freud definisce come segue:
"La nevrosi è oggi dunque quel che era in altri tempi il convento, in cui solevano trovare rifugio tutti i delusi della vita e tutti coloro che si sentivano troppo deboli per affrontarla."

La psicoanalisi in cinque conferenze riassume tutti i pilastri fondamentali della psicoanalisi in maniera semplice e molto meno impegnativa rispetto alle altre opere di Freud, permettendo così al lettore di avere una panoramica sulla materia e la psicoanalisi in generale. Spesso quando la si cita la si conosce ma non si esattamente che cosa sia, che argomenti tratta per davvero, e La psicoanalisi in cinque conferenze potrebbe essere l'inizio verso alcuni approfondimenti da parte del lettore, un punto di inizio per la scoperta di quella che è l'affascinante psiche umana.

Commenti

  1. Sono sempre stata affascinata da questo mondo, così poco conosciuto e misterioso; ho provato a leggere qualcosa di Freud, ma nonostante il mio interesse l'ho lasciato li, a metá.Forse non era il momento giusto:)

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    1. Sì, può essere, ma secondo me l'unico modo è intervallarlo con un altro libro :)

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  2. Io sono sempre un po' scettica riguardo a queste cose. Dici che dovrei fare un tentativo?
    Simo

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    1. Cos'è che ti rende scettica? Ad ogni modo, conoscendoti un pochino, direi di no :)

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    2. Non lo so, in realtà è una cosa a pelle, che ho dai tempi del liceo! Non ho mai studiato psicologia, quindi in realtà non dovrei avere dei preconcetti inutili, ma.. :)

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    3. Ma, se non ti ispira a palle, passiamo oltre ^^

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  3. Studiato all'università, le sue teorie sono molto affascinanti e sicuramente innovative, benché ormai parzialmente superate...confermo la tua opinione, questo libro è tra i più accessibili per capire il suo pensiero :*

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    1. Ooh sì, che tu sei una psicologa :) Allora adesso sono ancora più sicura. Grazie Stefi!

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  4. Ho letto alcuni libri di Freud mentre lo stavo studiando, quindi mi è risultato più leggero di quanto non lo sarebbe stato se lo avessi letto in un altro momento. L'interpretazione dei sogni mi era piaciuto ed è stato ancora più interessante La psicanalisi infantile, a mio parere =)

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