"I cento libri che rendono più ricca la nostra vita" secondo Piero Dorfles - Seconda puntata

Buon pomeriggio amici lettori!
Eccoci qui alla seconda puntata delle rubrichina passeggera I cento libri che rendono più ricca la nostra vita secondo Piero Dorfles.
Se vi foste persi la prima puntata, il cui tema è L'utopia negata, vi rimando alla sua lettura ^-^


Alla fine del post troverete le tre domandine rivolte a voi, amici lettori!

Qual'è il tema di questa seconda puntata?

Vivere la storia
Il nostro professore qui ci dice che non dobbiamo credere a coloro che affermano che la macchina del tempo non esiste, che essa è una fantasia irrealizzabile. Piero Dorfles li smentisce dicendo che tutti noi ce l'abbiamo a casa da un sacco di tempo, senza esserne consapevoli: è un libro. Riprende la famosissima citazione di Umberco Eco, secondo il quale chi non legge vive un'epoca sola, mentre chi legge può viverne infinite, dalla Preistoria ad oggi.
I libri, secondo il parere del professore, che ci fanno viaggiare nel tempo sono i seguenti.

Guerra e pace - Tolstoj


Sette anni occorsero a Tolstoj (dal 1863 al 1869) per comporre uno dei capolavori della letteratura ottocentesca. L'ossatura del romanzo, sullo sfondo delle guerre napoleoniche - dal 1805 alla travolgente insurrezione di tutto il popolo russo nel 1812 - è data dalle vicende di due grandi famiglie dell'alta nobiltà, i Rostov e i Bolkonskij, depositari dei valori autentici e genuini, intrecciate a quelle dei corrotti e dissoluti Kuragin. Spiccano, nella moltitudine di personaggi, le figure di Natasa, fanciulla e poi donna di straordinaria purezza e d'indole forte e impetuosa; del principe Andrei, che porta il suo orgoglio nella guerra, nella prigionia e nell'infelice amore per Natasa; dell'enigmatico e complesso Pierre Bezuchov, capace di autentica adesione al «dolore del mondo».

Il gattopardo - Tomasi Di Lampedusa


Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.

La cripta dei cappuccini - Joseph Roth


La vita del giovane Trotta, rampollo di una famiglia viennese divenuta nobile grazie al gesto eroico di un prozio che salvò la vita all'imperatore Francesco Giuseppe, trascorre senza alcuna preoccupazione se non quella di sperperare soldi e perdere tempo in compagnia di amici sfaccendati. Finché l'esperienza della guerra e della deportazione darà inizio a una lunga sequenza di disgrazie che, malgrado il matrimonio con la bella Elizabeth, segneranno indelebilmente gli anni della maturità di Trotta. Dilapidato il patrimonio di famiglia, la situazione precipita: la madre muore, la moglie parte in cerca di fortuna come attrice, abbandonando lui e il loro figlio. A questo punto, l'unica cosa che dà al protagonista la forza di andare avanti è la sua fede nell'Impero.

Addio alle armi - Ernest Hemingway


Composto febbrilmente tra il 1928 e il 1929, "Addio alle armi" è la storia di amore e guerra che Hemingway aveva sempre meditato di scrivere ispirandosi alle sue esperienze del 1918 sul fronte italiano, e in particolare alla ferita riportata a Fossalta e alla passione per l'infermiera Agnes von Kurowsky. I temi della guerra, dell'amore e della morte, che per diversi aspetti sono alla base di tutta l'opera di Hemingway, trovano in questo romanzo uno spazio e un'articolazione particolari. È la vicenda stessa a stimolare emozioni e sentimenti collegati agli incanti, ma anche alle estreme precarietà dell'esistenza, alla rivolta contro la violenza e il sangue ingiustamente versato. La diserzione del giovane ufficiale americano durante la ritirata di Caporetto si rivela, col ricongiungimento tra il protagonista e la donna della quale è innamorato, una decisa condanna di quanto di inumano appartiene alla guerra. Ma anche l'amore, in questa vicenda segnata da una tragica sconfitta della felicità, rimane un'aspirazione che l'uomo insegue disperatamente, prigioniero di forze misteriose contro le quali sembra inutile lottare.

Cristo si è fermato a Eboli - Carlo Levi


Cristo si è fermato a Eboli è il resoconto del confino di Carlo Levi in Lucania durante il regime fascista, ed è riconosciuto come uno tra i romanzi più importanti della letteratura europea. Il viaggio verso sud e la permanenza nel piccolo paese di Gagliano permetteranno all'autore di conoscere luoghi e persone, usi e costumi, a lui fino ad allora sconosciuti. E in questo mondo contadino, così lontano da ogni possibile immaginazione e così vicino proprio perché reale e tangibile, Levi troverà un'umanità diversa, forte e affascinante. Il podestà Magalone e Donna Caterina, Sanaporcelle e il fido cane Barone, che lo accompagna ogni giorno nella sua passeggiata fino al cimitero. Il lento scorrere dei giorni in questa provincia meridionale degli anni Trenta è affollato di personaggi e vicende che l'autore descrive con toccante realismo in un racconto meditativo che lascia - ancora oggi - senza fiato.

Il giardino dei Finzi-Contini - Giorgio Bassani


Pochi romanzi italiani del Novecento sono entrati così profondamente nel cuore dei lettori come "Il giardino dei Finzi-Contini", un libro che è riuscito a unire emozioni private e storia pubblica, convogliandole verso un assoluto coinvolgimento narrativo. Un narratore senza nome ci guida fra i suoi ricordi d'infanzia, nei suoi primi incontri con i figli dei Finzi-Contini, Alberto e Micòl, suoi coetanei resi irraggiungibili da un profondo divario sociale. Ma le leggi razziali, che calano sull'Italia come un nubifragio improvviso, avvicinano i tre giovani rendendo i loro incontri, col crescere dell'età, sempre più frequenti. Teatro di questi incontri, spesso e volentieri, è il vasto, magnifico giardino di casa Finzi-Contini, un luogo che si imbeve di sogni, attese e delusioni. Il protagonista, giorno dopo giorno, si trova sempre più coinvolto in un sentimento di tenero, contrastato amore per Micòl. Ma ormai la storia sta precipitando e un destino infausto sembra aprirsi come un baratro sotto i piedi della famiglia Finzi-Contini.

Diario - Anna Frank


Il "Diario" della ragazzina ebrea che a tredici anni racconta gli orrori del Nazismo torna in una nuova edizione integrale, curata da Otto Frank e Mirjam Pressler, e nella versione italiana da Frediano Sessi, con la traduzione di Laura Pignatti e la prefazione dell'edizione del 1964 di Natalia Ginzburg. Frediano Sessi ricostruisce in appendice gli ultimi mesi della vita di Anna e della sorella Margot, sulla base delle testimonianze e documenti raccolti in questi anni.

Se questo è un uomo - Primo Levi


Primo Levi, reduce da Auschwitz, pubblicò "Se questo è un uomo" nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei "Saggi" e da allora viene continuamente ristampato ed è stato tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura, di una compostezza già classiche. È un'analisi fondamentale della composizione e della storia del Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.

Uomini e no - Elio Vittorini


Lampi d'umanità e d'amore nella torva, violenta Milano del 1944. La stagione più dura della Resistenza in uno dei migliori romanzi del dopoguerra, una delle pagine più alte della nostra letteratura civile.

Il partigiano Johnny - Beppe Fenoglio


Johnny, la Resistenza e le Langhe sono i tre protagonisti a pari titolo di questo romanzo, trovato tra le carte di Fenoglio dopo la morte. Cronaca della guerra partigiana, epopea antieroica in cui l'autore proietta la propria esperienza in una visione drammatica, Il partigiano Johnny rivela un significato umano che va ben aldilà di quello storico-politico. Dalla formazione delle prime bande fino all'estate del '44 e alla presa di Alba seguiamo l'odissea di Johnny e dei suoi compagni fra gli ozi forzati nei casali, le imboscate contro gli automezzi fascisti, le puntate per giustiziare una spia in pianura, le battaglie campali, i rapporti tra le varie formazioni ribelli.


Ragazzi... Dei classici di questa seconda puntata ho iniziato ed abbandonato il Diario di Anna Frank :( non so ancora spiegarmi il perché, ma non credo che lo riprenderò tra le mani.
Di quelli che invece vorrei leggere c'è Tolstoj e Se questo è un uomo.

E voi?
Quale di questi avete già letto?
Quale di questi vorreste leggere?

Commenti

  1. Il gattopardo è uno dei libri che mi hanno dato di compito a scuola e stupidamente ai tempi non l'avevo letto. Ora che la passione per la lettura ha preso nuove connotazioni non me lo farò scappare...

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    1. Oh davvero? A noi non davano libri da leggere, purtroppo. Comunque sono felice che tu adesso abbia cambiato idea al riguardo ^^

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  2. L'aspettavo!!! *-*
    Che miseria, ho letto sono Se questo è un uomo e Il partigiano Johnny...=( però li ho tutti in libreria tranne il libro di Vittorini..quest'anno in lista da leggere ho Il gattopardo, Il giardino dei finzi contini e Guerra e pace ma piano piano leggerò anche gli altri!! ^^

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    1. Pila, ma tu mi rendi felicissima con "L'aspettavo" *-* grazie!
      Noto, con enorme piacere, che sei un'amante dei classici ^^ non ci sono molti come te...

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    2. Davvero! ;)
      Comunque si, mi hai beccata!I classici sono la mia passione *-*, solo che in questa categoria c'è parecchia letteratura italiana con cui non vado molto d'accordo ma mi impegnerò a superare la mia diffidenza, anche perchè alcuni li ho messi nella mia challenge apposta!! ^^

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    3. Che bello! *-*
      Ma sai che anch'io ho delle difficoltà con la letteratura classica italiana? Non so esattamente perché, però.
      Sei coraggiosa ai miei occhi, Pila! Io non riesco a rispettare quel tipo di sfide :D

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  3. Ciao, fra questi libri mi attirano "Il partigiano Johnny" di Fenoglio, Levi l'ho letto e mi era piaciuto molto, mentre avevo iniziato "Guerra e Pace" di Tolstoj ma l'ho lasciato perdere, troppo pesante per i miei gusti .
    Ciao ^^ a presto

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    1. Ah ecco! :D Avevo la sensazione che fosse un po' pesantuccio, e tu me lo confermi.

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  4. Ciao!!
    Pur essendo titoli che conosco non li ho mai letti tutti. Più che altro letture scolastiche come il Gattopardo, o Il Diario di Anna Frank.
    Ho sempre voluto leggere però Il Giardino dei Finzi-Contini di Bassani. Ok.. Devo farlo assolutamente!
    Un abbraccio.

    Roberta del blog Dolci&Parole
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    (Ps: ti ho mandato una mail per chiederti una cosa)

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    1. Fai bene Roberta ^^ Se sono dei classici un motivo ci deve essere *parla quella che non ha letto nemmeno la metà di questi libri*
      Ho ricevuto, grazie :)

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  5. Ho letto qualcosa di questi classici, anche se non in tempi recentissimi :). Guerra e Pace di Tolstoj, che secondo me è un libro che va letto nella vita ma che richiede tempo e attenzione; non a caso non mi ricordavo tutti i personaggi che sbucavano fuori come formiche :) Il gattopardo, che ho trovato piuttosto noioso come scrittura, ma che racconta molto bene le vicende sociali e politiche di quell'epoca. Il Diario di Anna Frank, di cui però non ho letto tutto ma qualche brano e infine Se questo è un uomo, di Levi, che mi è piaciuto molto, anche se non si può dire lo stesso della sua "continuazione", La tregua.
    Un bacio <3

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    1. Tesoro <3
      Sbucavano fuori come formiche! Ahaha :D Sì, infatti Guerra e Pace lo leggerò quando avrò tempo e sarò senza pensieri.
      Il Gattopardo mi ricordo il nostro prof di italiano che ne parlava in ogni contesto, come per Il nome della Rosa, che mi ha fatto passare la voglia di leggerlo :D

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  6. Io di questi ho solo letto il dario di Anna frank e Se questo è un uomo.
    Sinceramente gli altri libri non mi attirano. Ma guerra e pace è da leggere...
    Non sono un'amante dei classici ma vorrei sforzarmi ad amarli in qualche modo!

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    1. Se sforzarti non ti allontana ancora di pi, perché no? :)

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