5 cose che odio degli autori emergenti

Ogni giorno ricevo decine di email e di messaggi sui canali social da parte di autori emergenti e non che chiedono un po' di spazio per promuoversi, oppure chiedono che vengano creati dei contenuti per ampliare il loro pubblico. Se in passato ho assecondato queste richieste, da un bel po' di tempo ho smesso di farlo e di recente ho anche smesso di rispondere che non sono disponibile a questo tipo di iniziative. Perché? Per vari e validi motivi che mi hanno spinta a prendere questa decisione e di cui vi parlo proprio di seguito.


1) Voi a chi?
Quando voglio inviare un'email mi informo sempre prima a chi mi sto rivolgendo e a chi sto scrivendo, giusto per evitare delle imbarazzanti gaffes. Si vede che non tutti lo facciamo perché ricevo continuamente email che cominciano con "gentile redazione", "vogliate...", "vi scrivo". Ma voi, chi?, vorrei rispondere. Perché esattamente dove l'email è stata presa parlo anche di me stessa: chi sono e come mi chiamo. Il colmo è quando divento Valentina, Martina o, addirittura, divento un lui.

2) Ciao, grazie, e arrivederci
Le basi di una buona educazione, si sa. Ma non tutti ne siamo consapevoli a quanto pare. Ricevo così tante email frutto di una copia-incolla in cui mi si scrive senza un saluto iniziale o finale, figurarsi poi un grazie alla fine per mostrare a chi legge che gli siamo grati per averci dedicato due minuti a leggere con attenzione la nostra email. Se poi si fa quanto di seguito allora cestino l'email senza nessuno scrupolo.


3) Non me lo allegare
Odio quando gli autori emergenti mi allegano materiale su materiale non interessandosi minimamente alla mia risposta affermativa o negativa alle loro proposte perché, in poche parole: ricevo di tutto. Supponiamo per un attimo che mi si voglia fare cosa gradita rendendomi disponibili ebook in tutti i formati, biografie e comunicati stampa, ma se a me non interessa puoi allegarmi anche il mondo intero che non lo guardo nemmeno, se poi questa cosa viene sommata alle precedenti due raggiungiamo l'apice del ridicolo e della mia irritazione.

4) Non sono un'agenzia pubblicitaria
E con questo punto vorrei fare un appello a tutti gli scrittori emergenti: noi blogger abbiamo i nostri spazi virtuali dove sfoghiamo la nostra passione, ma abbiamo certi limiti. Mi spiego meglio: non abbiamo il traffico di un giornale nazionale e, di conseguenza, è nell'interesse degli autori emergenti condividere i contenuti che pubblichiamo e diffonderli ulteriormente. Ma un commentino non lo lasci sotto al post? E il like su Facebook? No, manco quello. Che, fra le altre cose, è anche un modo per mostrare gratitudine a chi ha dedicato tempo nel creare valore aggiunto ai contenuti. Francamente, e parlo per esperienza personale, i post sugli autori emergenti sono quelli meno visualizzati e lasciare tutto nelle mani del solo blogger per far conoscere il proprio romanzo non è per niente una strategia efficace.


5) Non sei speciale
Nessuno lo è, per davvero; che si parli del mondo dei libri, dei blogger o nella vita quotidiana, nessuno è speciale. Quindi se io scrivo che non accetto richieste di recensione non è che tu, scrittore emergente di turno, sei speciale e io ignorerò le mie regole per te perché pensi di essere speciale. Ma mettiamo pure che lo hai ignorato volontariamente, peggio ancora. Ma peggio ancora e ancora se mi scrivi che hai letto che non accetto richieste di recensione ma ci provi lo stesso, ché non si sa mai. La mia reazione in tutti e tre i casi è: seleziona, trascina verso il cestino.


Questo post non vuole essere una critica agli autori emergenti nel loro ruolo di scrittori ma di persone e, inoltre, si dà per scontato che io non stia generalizzando, ma è vero anche ci sono modi e modi di rivolgersi alle persone e poco importa se lo facciamo separati da uno schermo ed una tastiera: la gentilezza e la buona educazione prima di tutto.

Commenti

  1. Amo questo post e concordo con tutto quello che hai scritto! Grazie, grazie e ancora grazie!

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    1. Ahahaha! Vedo che in molti condividiamo gli stessi pensieri :)

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    1. Purtroppo siamo in molte a condividere gli stessi punti :)

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  4. Ciao, Siham! Standing ovation per te! Grazie mille per il permesso di ripostarlo, l'ho appena fatto aggiungendo il punto sei di mio pugno, riguardo le raccomandazioni nelle pubblicazioni!
    A presto!

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    1. Grazie a te Valentina per averci fatto sapere il punto di vista di un addetto ai lavori :)

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  5. Mi ritrovo d'accordo in ogni punto che hai citato, ma in particolare con il primo e il quarto.

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    1. Già, delel volte le email sono irritanti soprattutto per questi due punti!

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  6. Ciao Siham, concordo pienamente. purtroppo capita sovente e non c'è verso di far comprendere come tutto ciò sia altamente fastidioso. All'inizio provavo a spiegare le motivazioni, adesso...cestino e stop.

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    1. Anche io! Certe volte non le finisco neanche di leggere, perché come loro pensano sia uno spreco di tempo approfondire il blogger, è uno spreco di tempo anche il mio leggere le loro parole di finta adulazione o di passioni sin da quando si è piccoli.

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  7. Purtroppo per certi cretini e maleducati ci perdiamo tutti, noi emergenti e self.

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    1. Mi dispiace molto e mi rendo conto che non si può generalizzare, come tutto alla fine, ma dei 10 autori che contattano metti che 7 sono scortesi: per me blogger non ne vale la pena e cestino subito, perché non è neanche giusto dire che non leggo le email e poi accetto solo quelle educate.

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  8. Ciao Siham, nel mio primo commento esordisco con una risata. Non ho mai avuto a che fare con aspiranti scrittori ma capisco quale possa essere la tua sensazione.
    Comunque, essendo questo il mio primo commento, mi presento: vorace lettore, scrittore e viaggiatore, vorrei condividere le mie passioni attraverso il mio blog, quindi se ti va passare per dare un'occhiata, ne sarei più che lieto. Intanto buon lavoro, a presto

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