Dieci libri che ho abbracciato nel 2017

Come nel 2015 e nel 2016, anche quest'anno ho abbracciato qualche libro che ho particolarmente amato e che si sommano ai precedenti, tutti libri che hanno trovato una posizione loro comoda nel mio cuore di persona e in quello di persona che nella lettura trova la salvezza, la bellezza e la pace interiore.
Ed è per questo motivo che questa lista è il risultato di una semplice scelta di cuore, io che il cuore ormai lo seguo rare volte, nei libri mi butto nel buio consapevole che la caduta sarà comoda e mai deludente, forse un po' dolorosa, perché ci sono quei libri che sanno arrivare nel profondo delle nostre anime e ci fanno piangere, oppure ci fanno prendere dei respiri pieni di tristezza, oppure quei respiri non ci sono nemmeno perché ci manca il fiato, così, all'improvviso, e fa ancora più male. Ci sono però anche quei libri che apparentemente non hanno nulla a che fare con quello che abbiamo vissuto o che viviamo, ma che parlano al nostro inconscio, oppure semplicemente sono belli e scritti divinamente.
Eccoli dunque i dieci libri che ho amato di più in questo 2017, i dieci libri che ho abbracciato in questi dodici mesi.


Le otto montagne di Paolo Cognetti non mi diceva nulla all'uscita e anche quando tutti hanno iniziato ad osannarlo. Un po' perché di Cognetti avevo già letto Sofia si veste sempre di nero e non ne avevo un bel ricordo, un po' perché di solito, quando si grida al capolavoro, è tutto fumo e niente arrosto. Ma poi pian pianino ho iniziato a guardarlo in modo diverso, ed è come se Le otto montagne avesse aspettato che fossi pronta per lui, come se aspettasse che fossi più matura per affrontarlo, e così fu. L'ho letto e mi ha lasciato senza parole, io che non impazzisco per la montagna se non per un'escursione, ne sono rimasta incantata e affascinata, soprattutto da quei legami di amicizia, quasi fratellanza, e il legame padre-figlio che hanno una cosa in comune: sono muti. (Compralo su Amazon)


Tutto è possibile di Elisabeth Strout approfondisce la vita di Lucy Barton dopo il romanzo Mi chiamo Lucy Barton e approfitta del fascino che ormai nutro, sulla scia di Kent Haruf e di altri, verso quelle vite ordinarie narrate durante il susseguirsi delle piccole cose della vita, quelle vite che scopriamo entrando nelle loro case e nei loro letti, di cui scopriamo le debolezze e le fragilità umane. Della Strout amo la sua scrittura secca e asciutta, il suo modo di lasciare che siano i personaggi a raccontarsi e il suo modo delicato di accompagnarli in questo. (Compralo su Amazon)


Il mare dove non si tocca di Fabio Genovesi mi ha fatta commuovere, intristire e ridere. Un romanzo che mi fa ha fatta scoprire un autore di una sensibilità acuta e di cui temo di essermi innamorata. Il mare dove non si tocca ha molte sfumature autobiografiche con la vita dell'autore e che, attraverso gli occhi di un bambino dolcissimo e amatissimo, racconta la vita di quegli zii scapoli e strambi, di quella mamma che vuole mantenere il più a lungo l'innocenza del figlio, anche con le cosiddette bugie bianche, di come si cresce e spesso ci si sente in ritardo rispetto agli altri che magari invece corrono e non sei tu ad essere in ritardo. Un romanzo bellissimo che mi porterà presto a scoprire altro dell'autore, a partire da Chi manda le onde. (Compralo su Amazon)


Big Magic di Elisabeth Gilbert mi ha dato tanto, tantissimo, in quel periodo in cui mi sentivo soffocare emotivamente e niente riusciva a sfogare tutto quello che mi riempiva dentro. Era come se niente riuscisse ad esprimere la mia creatività e la mia personalità e dopo vari tentativi fallimentari come il jogging e il colouring, ho deciso di leggere il manuale di Elisabeth Gilbert in cui ho trovato tanti pezzi di me. Avete presente quando dopo aver scoperto di non essere soli a provare una cosa diciamo "ah, non sono l'unica, non sono la sola." Ecco, Big Magic ha iniziato così e mi ha dato di più accompagnandomi in quei viaggi solitari da pendolare. (Compralo su Amazon)


Kent Haruf. E qui baro perché sarebbero dieci libri più i quattro di Haruf (la trilogia di Holt e Le nostre anime di notte), ma non posso e non riesco a scegliere, quindi scelgo Haruf nel complesso perché mi ha conquistata con la sua pacatezza, la sua dolcezza, la sua lentezza, il suo essere rassicurante, il suo modo di sussurrarti che comunque andrà, andrà bene comunque. Di Haruf ricordo l'amore, l'abbandono, la famiglia; quei dialoghi secchi e lapidari, quella punteggiatura azzeccata che dà ulteriore senso alla narrazione. Haruf è stata una delle migliori scoperte dell'anno. (Compralo su Amazon)


Nuvole di fango è uno di quei libri disturbanti che possono mettere a disagio le persone durante la lettura, ché già di abusi se ne sente parlare tutti i giorni e le menti malate sono da sopprimere secondo l'opinione pubblica, ma raramente ho trovato un esordio così pulito e chirurgicamente perfetto. Scritto da una psicologa forense, Nuvole di fango fa entrare il lettore nella mente malata di un pedofilo e ha la capacità di minare le sue certezze: all'improvviso il male non è più male, o almeno i suoi confini non sono più così certi. Scritto senza sbilanciarsi, l'autrice lascia pieno e libero arbitrio di pensiero riguardo a questo romanzo cupo e dall'epilogo imprevedibile. (Compralo su Amazon)


Un bene al mondo è una fiaba che parla di dolore e di come addomesticarlo, di come accettarlo e di non combatterlo. Un romanzo che è onirico, pieno di dolcezza, poetico, capace di toccare l'anima nella sua parte più molle, la più sensibile, di emozionare fino alle lacrime, di mettere in pausa la lettura perché bisogna prendere fiato da quelle parole così forti e così dolorose e così belle allo stesso tempo. Al solo pensiero mi sento una fitta al petto. (Compralo su Amazon)


Anche noi l'America racconta quegli Stati Uniti che non sono più così tanto uniti ma un po' in subbuglio per temi scottanti quali l'immigrazione. E mentre si alzano mura contro chi è in cerca di migliori condizioni di vita, con il libro di Cristina Henriquez si entra in empatia con tutti i personaggi provenienti da vari paesi e culture diverse che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a voler vivere anche loro i sogno americano. Un romanzo corale che fa riflettere moltissimo e allo stesso tempo fa sentire impotenti di fronte ad una politica folle e controversa, un romanzo che mi ha ricordato di quando anche la mia famiglia è partita in cerca di qualcosa di diverso e di migliore. (Compralo su Amazon)


Influencer Marketing è un libro che mi ha insegnato molto e ha dato il via a numerose idee e progetti del mio futuro più prossimo. Un manuale che abbraccia a trecentosessanta gradi una nuova branca del marketing ancora in fase di evoluzione e che mi affascina moltissimo, non tanto dal punto di vista degli influencer ma da quello di chi si avvale del loro contributo. Un libro che è stato d'ispirazione e che è entrato a far parte di quelli del cuore. (Compralo su Amazon)


Dolore è un romanzo meraviglioso che mi suggerisce che gli autori israeliani abbiano un grandissimo dono della scrittura e quella incredibile capacità di scavare dentro all'anima, di usare parole dal peso rilevante, di scheggiare le emozioni anche più forti. Parla di terrorismo, di famiglia, di perdita di se stessi, di riscoperta del passato, di adulterio, di amore troppo grande da soffocare. Una meraviglia che consiglio a pochi, tipo a quelli a cui piace farsi del male quando leggono. (Compralo su Amazon)


Il mio 2017 in libri è stato ricco di libri bellissimi, forse il migliore degli ultimi da questo punto di vista e spero in un 2018 altrettanto magnifico. E il vostro anno libroso com'è stato? Spero vi abbia regalato grandi emozioni!
In attesa di un anno pieno di libri belli, vi mando un abbraccio forte.

Siham

Commenti

  1. Spero di leggere presto Il mare dove non si tocca ^^

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  2. Cognetti amato molto anche io. Benedizione e Un bene al mondo nella classifica dello scorso anno, Anche noi l'America è in WL sin dall'uscita ma non l'ho ancora fatto. Spero che il 2018 sia il suo anno e che porti tanti altri bei libri a tutti.
    Un abbraccio :)

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    1. Spero anche io che tu possa leggerlo molto presto :)

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  3. mi segno un paio di titoli, molti non li conoscevo ^^

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    1. Spero che possano farti compagnia nell'anno nuovo! :)

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  4. Ciao! Dunque Genovesi spero di leggerlo presto. Anche Benedizione, io ho iniziato da "Le nostre anime di notte", adesso voglio recuperare

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    1. Non sai che ti perdi Baba con Haruf! Recupera, recupera! :)

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  5. Ciao! Io ho quasi finito "Il mare dove non si tocca"! Genovesi mi appassiona sempre tantissimo con il suo modo meravigliato di raccontare il mondo e le storie...
    Come ti è sembrato il libro sul marketing di Pogliani (io della stessa collana ho preso quello di Chiericato). Ne hai letti altri sul tema che consiglieresti?

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    1. Io mi sono innamorata di Genovesi *_*
      Il libro di Pogliani è meraviglioso, davvero, di ispirazione. Spiega l'influencer marketing dal punto di vista delle aziende, non come diventare influencer come si potrebbe erroneamente capire, ma per gli appassionati è quasi come un libro sacro secondo me. Io mi segno quello di Chiricato e ti consiglio Digital PR sempre della Dario Flaccovio Editore, e Influencer Marketing 2.0 di Gerardo Grasso per un altro editore :)

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  6. Quello che potrebbe interessarmi è BIG MAGIC non so se sarò creativo dopo che lo avrò letto, ma spero di condividere quello ho imparerò da questo libro. La creatività per me è una continua ricerca ma il mettere a frutto la teoria è quello che mi blocca.
    by anto

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    1. Big Magic, secondo me, non ti insegna a diventare creativo o a recuperare la creatività persa, ma come affrontare tutti quegli ostacoli che ci permettono di essere creativi. Ad esempio la paura del fallimento, non raggiungere dei compromessi, non dare occasione alle idee di sedimentarsi nella nostra mente ecc. È una lezione di vita, non solo di creatività non in senso stretto :) Te lo consiglio davvero per avere un poco di ispirazione e rimuovere i blocchi che hai.

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  7. Kent Haruf attende pazientemente di essere letto, nel 2018 di certo lo affronterò! Mi hai incuriosita molto con il titolo di Bajani...

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    1. Quando arriverà il suo momento Kent Haruf ti sorprenderà! :)
      Il libro di Bajani è piccino ma potentissimo!

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  8. Sono curiosissima di leggere Le otto montagne, anche se io, come te, ero spaventata da tutte le recensioni super positive. Ma se anche tu lo consigli, devo leggerlo assolutamente!
    Buon anno amica <3

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    1. Leggilo piano, Adele, devi leggerlo pian pianino e nel silenzio! <3
      Buon anno anche a te, amica mia <3

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