Recensione: Lo scarabocchio di Cinzia Nazzareno

Lo scarabocchio di Cinzia Nazzareno è un romanzo colto, elegante e raffinato che mi sento di consigliare a chi è in cerca di una trama particolare e di una narrazione che coinvolge tutta la sfera emozionale del lettore.

Lo scarabocchio di Cinzia Nazzareno

Titolo: Lo scarabocchio
Autore: Cinzia Nazzareno
Editore: Bonfirraro Editore
Prezzo: €16.90
Data di uscita: 13 marzo 2017

Trama:
Olmo è un piccolo borgo della Sicilia degli anni '70. È qui che vive la famiglia, apparentemente felice, di Filippo Aletta. Soltanto l'ultimogenito, lo strano e tormentato Gianni detto "Genny", desta alcune preoccupazioni. Quando una notte, nel fienile, il padre lo scorge in atteggiamenti equivoci con lo sgorbio del villaggio, prende coscienza con amarezza della sua vera identità sessuale di donna intrappolata nel corpo di un ragazzo e, in preda a una crisi di nervi, lo caccia da casa e gli intima l'immediato trasferimento a Roma. È lì che l'ingenuo Genny spera di incontrare il vero amore... Con una struttura a cornice che apre, pervade e chiude il racconto e che ne rivelerà il messaggio più profondo, la storia è il crudele affresco di una società cieca e bigotta, pervasa da infiniti pregiudizi nei confronti della "diversità", e prosegue con travolgenti colpi di scena, fino a giungere a uno struggente finale mozzafiato.


Recensione:
Lo scarabocchio, qualcosa che non si può aggiustare, qualcosa con cui la natura è diventata più sadica che mai, Gianni che diventa Genny: lo scarabocchio. Il bel romanzo di Cinzia Nazzareno, autrice di grande eleganza e raffinatezza nella narrazione, è una denuncia a una società chiusa mentalmente che non risparmia i dolori alla gente, una società degli anni '70 in un borgo siciliano dove la reputazione e l'orgoglio del nome della famiglia vale più della famiglia stessa. Non sono permessi scandali e, se questi sfuggono al controllo del capofamiglia, si soffocano qualsiasi sia il prezzo da pagare. Non sono permesse neanche esistenze al di fuori della norma, esistenze dettate da un vivere seguendo la passione che si ha per la vita, e non importa se si indossano i pantaloni o la gonnella. E invece importa sì, a Filippo Aletta di Olmo, uomo apprezzato perché un grande lavoratore e invidiato da alcuni per la sua famiglia perfetta: una moglie bellissima e amorevole, dei figli studiosi e sulla retta via, tutti tranne Gianni che sin dalla nascita mostra il suo essere unico e che con lo scorrere del tempo anche la sua femminilità. Amante dell'arte, della poesia, delle bellezza; un'anima genuina e ingenua innamorata del futuro splendente e della vita che, sebbene sia stata inclemente con lui, sembra offrirgli molto quasi come a volerlo risarcire.

La bella o onesta risata delle due donne, una del passato e del presente, l'altra del presente e del futuro, ridiede colore e lucentezza a una domenica che, per via di una storia dal retrogusto amaro, sembrava destinata a soccombere dalla tristezza.
Lo scarabocchio di Cinzia Nazzareno è un romanzo a più voci dove la verità e il significato di questa assume sfumature diverse, dove a regnare è la profondità delle emozioni quali ingiustizia, sofferenza ed amore incondizionato. Un romanzo capace di coinvolgere e commuovere il lettore, rapito dalla prosa fine, dal vocabolario ricercato, alternato da discorsi diretti dialettali, e dalla scrittura sofisticata di una grandissima autrice in grado di rievocare tempi e luoghi lontani con estrema naturalezza. Lo scarabocchio è un romanzo che considero speciale per la sua diversità nella trama e singolare per la narrazione umile e distinta.

Commenti

  1. Ciao, sono appena capitata sul tuoi sito cercando qualche consiglio di lettura... Ho dato un'occhiata a questa recensione e ho segnato il titolo.

    Bel suggerimento, grazie!

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    1. Grazie a te per la fiducia, Priscilla, e benvenuta! :)

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