Recensione: Paradisi minori di Megan Mayhew Bergman

Paradisi minori di Megan Mayhew Bergman è una raccolta di racconti che parlano di amore, di dolore, di natura, del mondo e di tutti quei dilemmi esistenziali che ci rendono umani, senza mai perdere la nostra parte animale.


Titolo: Paradisi minori
Autore: Megan Mayhew Bergman
Editore: NN Editore
Prezzo: €18.00
Data di uscita: 31 agosto 2017

Trama:
I racconti di Megan Mayhew Bergman parlano di uomini e donne alle prese con le grandi scelte e i piccoli dilemmi di ogni giorno. La ricerca d’identità dei personaggi, il loro dibattersi per costrui­re relazioni d’amore solide e profonde si specchiano negli animali che abitano le loro vite. Protagonisti di Paradisi mi­nori sono proprio gli animali – animali veri, amati o temuti, selvaggi o addo­mesticati. La nostalgia e il rimpianto di una donna si incarnano in un pappagal­lo che custodisce la voce della madre scomparsa; l’amore di una figlia per il padre raggiunge il culmine nella vana ricerca di un picchio in via d’estinzione; e l’istinto materno si esprime nella cura di un piccolo lemure invece che di una figlia ormai lontana. Dai boschi del Vermont alle paludi del­la Florida, Megan Mayhew Bergman posa il suo sguardo gentile e pieno di compassione sul mondo e sulle sue creature, e racconta delle trappole di solitudine e dolore in cui cadiamo tut­ti, ma anche della folle ricerca d’amore che muove i fili delle nostre esistenze.Questo libro è per chi legge e rilegge il menu del suo ristorante prefe­rito anche se lo conosce a memoria, per chi vede in ogni animale una persona e in ogni persona un animale, per gli occhi di David Bowie e Crazy di Patsy Cline, e per chi ha trovato alla fine il suo ultimo slancio, come la balena che, stremata dal parto, spinge il suo piccolo verso la pelle dell’acqua per consegnarlo al mondo in un respiro.


Recensione:
Siamo la specie animale più evoluta mai esistita al mondo, ma siamo anche quella meno consapevole del nostro lato animalesco. Paradisi minori è una raccolta di racconti che parla di donne e di uomini che, in un modo o in un altro, vengono a contatto con animali di ogni genere nella loro quotidianità e questo sfiorarsi, questo cercarsi, questo toccarsi, questo mordersi e fuggire è qualcosa di primitivo e talmente intimo da rendere i racconti, complice la meravigliosa prosa della Bergman, colmi e stracolmi di delicatezza, dolcezza e, al contempo, di durezza.
Ma ora so qual è la verità. La verità è che siamo pazzi, malati d’amore, tutti quanti.
Ho parlato di uomini e donne e degli animali che li abitano, ma è palese come i riflettori siano puntati sulle donne. La donna che non ricorda la voce della madre ormai deceduta e che la cerca nel suo pappagallo africano; la donna che ripudiava la maternità ma che improvvisamente è portatrice di vita; la donna che paragona la vita in grembo a quelli che suo marito veterinario cura; la donna che ormai è già madre ma che lo è solo con un cucciolo di lemure infreddolito, forse per alleviare i sensi di colpa per non essere stata una madre migliore con la figlia ormai perduta; la donna che negli animali trovava pace fino a quando non è stata tradita e deturpata da un morso improvviso.
La Bergman, attraverso le sue donne fragili e rigorosamente indipendenti racconta di come talvolta l'uomo e l'animale entrino in simbiosi, solleva interrogativi di grande spessore sulla vita, sull'etica ambientale, su come la natura ispiri protezione ma allo stesso tempo, quando si ribella, incute terrore diventando minacciosa.
Voglio fare da madre a tutto il mondo, pensai. Ho così tanto amore dentro.
Paradisi minori parla di amore e di gentilezza, dell'amore gentile e dell'ordinario che scorre nella sua imperfezione; racconta dell'umanità nella sua deformità e inadeguatezza, racconta delle relazioni tra le persone, quelle che falliscono e quelle durano una vita intera.
I dodici racconti di Megan Mayhew Bergman, tradotti dall'ormai fidata Gioia Guerzoni, parlano dei sentimenti più profondi dell'essere umano e del suo legame inscindibile con la sua parte animale, oltre al legame con gli animali più in generale, quelli addomesticati e quelli che mai potranno essere domati.

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