Recensione: Una finestra sul mare di Corina Bomann

Puntuale come un orologio svizzero, Corina Bomann torna in tutte le librerie con un nuovo romanzo estivo: Un finestra sul mare.

Titolo: Una finestra sul mare

Autore: Corina Bomann

Editore: Giunti Editore

Prezzo: €16.00

Data di uscita: 19 luglio 2017

Sinossi:

Da generazioni i suoi antenati percorrono ogni giorno il sentiero tra le ginestre che conduce in cima alla scogliera di Land's End, in Cornovaglia. Un sentiero pieno di segreti, sepolti nel profondo del suo cuore. Ultima discendente di una famiglia di guardiani del faro, Janet è ormai anziana, ma non riesce a rinunciare del tutto a quell'antico rituale. Ma quel giorno, giunta in cima al promontorio, scorge una ragazza sul bordo della scogliera, lo sguardo che scruta il vortice delle onde. Troppe volte ha visto quella scena per non intuire subito le sue intenzioni. Con parole confortanti, Janet porta con sé la giovane Kim, accogliendola nel suo piccolo cottage coperto d'edera. Qui la ragazza le confida il motivo della sua disperazione: la morte dell'uomo che amava. È così che Janet decide di farle un dono molto speciale: un vecchio diario ritrovato sulla spiaggia dal suo bisnonno. Le memorie di Leandra, che nel 1813, proprio su quegli scogli, aveva cercato di sfuggire al suo doloroso destino. Finché la sua strada non aveva incrociato quella di Christian, il misterioso guardiano del faro.

Recensione:

Puntuale come pochi autori che arrivano nelle nostre librerie, Corina Bomann sforna un libro ad ogni estate ed è un sollievo per quelli che come me in questo periodo hanno bisogno di leggerezza mentale con storie leggere come la brezza serale estiva, dal finale prevedibile e dai paesaggi suggestivi. Ma qualcosa questa volta è cambiato: sarà che l'autrice ha dichiarato di aver finalmente scritto il libro che ha sempre desiderato, il suo romanzo del cuore, ma Una finestra sul mare sembra davvero avere più calore rispetto ai suoi precedenti libri.

Una finestra sul mare è diverso anche perché mai come questa volta Corina Bomann è riuscita a raccontare del legame forte che c'è tra le sue protagoniste donne, Janet e Kim. La prima ormai anziana ma piena di vita, con un passato di guerra e di perdita alle spalle, sarà la salvezza di Kim, anche lei in lutto per l'amore della sua vita. A farle incontrare è un mare rabbioso che si abbatte sulle scogliere più suggestive della Cornovaglia, un mare che ha un potere distruttivo e curativo allo stesso tempo, un mare che sa essere un amico ma anche un nemico.

L'una mandata in soccorso all'altra, le due donne saranno essere una boccata d'aria salvifica per le rispettive vite, mentre le onde del mare ascolteranno i racconti di un antico diario e di una storia triste e forse senza epilogo, quella di Leandra che nell'Ottocento e nella stessa regione troverà sia la salvezza che la morte.

Una finestra sul mare ci fa scoprire una Corina Bomann più elegante e più descrittiva, capace di dare più voce ai suoi personaggi, di entrare più in profondità nelle loro personalità e nelle loro emozioni; ma non abbastanza. Non abbastanza perché nonostante questa sua maturazione emotiva ho continuato a sentirmi distante dalle sue figure femminili, a continuare a non immedesimarmi nelle loro emozioni e a sentire quel perenne distacco tra me e le sue fini descrizioni e narrazioni. Corina Bomann dunque rimane un'autrice il cui libro finisce dritto nella borsa da mare, pronto ad alleggerire la testa durante le ferie e ad aiutare per depurarsi dallo stress, ma ancora non mi dice nient'altro. Confido nel prossimo romanzo, la prossima estate.