10 cose che ho imparato da Girlboss

Il 21 di aprile Netflix ha lanciato la serie tv Girlboss scatenando la curiosità del pubblico femminile, ma anche bramosia in quelle che avevano già conosciuto la storia si Sophia Amoruso la quale ha visto una trasposizione televisiva. #GirlBoss (Sonzogno Editore, pp. 235, €17.50) è entrato a far parte della mia libreria l'estate scorsa dandomi una carica di ispirazione che mi era necessaria, oltre ad un idolo e punto di riferimento; e quindi attendevo con ansia la serie tv che, sebbene sia romanzata, per molti aspetti rimane fedele al percorso fatto da Sophia per essere oggi quel che è. Già la giovane imprenditrice mi aveva insegnato molto con il suo libro - che consiglio vivamente -, ma anche serie televisiva con Britt Robertson non è stata da meno. E con riferimento solo ed esclusivamente alla serie tv, vi dico quali sono le dieci cose che ho imparato da Girlboss.



Non accontentarti
Non accontentarti se sai di meritare di più o di volere di più. Non accontentarti perché hai paura di perdere quello che possiedi ora e il proverbio che tua nonna ti diceva sempre - chi troppo vuole nulla stringe - ti rimbomba nelle orecchie ogni volta che vuoi di più. Certo, ci sarà sempre una percentuale minima di rischio, ma aleatoria. Se Sophia si fosse accontentata di vendere vestiti su ebay come un qualsiasi soggetto privato probabilmente non avrebbe mai fondato Nasty Gal e oggi la sua vita non sarebbe quella che è.

Credi in te stessa
Sophia, nella serie tv, soffre la mancanza di fiducia di suo padre in lei, tanto da averla portata allo sbando perché convinta ormai al cento per cento di non valere nulla se non quel disastro di giovane donna che cambia lavoro ogni settimana e rovista nelle pattumiere pubbliche per avere la sua cena. Ma Sophia alla fine, una volta sfogata e resa concreta la sua passione, ha creduto in se stessa da sola, nelle sue capacità e nelle sue doti e ha proseguito per la sua strada senza pretendere o aspettare la fiducia né di suo padre né di qualcun altro.

Conta solo su te stessa
Anche se nella serie tv Sophia alla fine rinuncia alla sua voglia - che sfiora l'egoismo - di gestire tutto da sola e una volta iniziata la sua nuova vita ringrazia chi l'ha aiutata, chi come me ha letto il libro sa che Sophia alla fine ha fatto tutto da sola e quando veniva aiutata era in cambio di qualcosa (prima un cheesburger e poi uno stipendio). Sophia ha creato il suo impero da sola, con le sua mani contando solo su se stessa senza dipendere da nessuno, perché è la sola a sapere cosa vuole e come averlo.

Non arrenderti mai
Sophia si stava per arrendere due volte, ma non l'ha mai fatto. Una volta gustata la vita che desiderava era inconcepibile per lei abbandonare l'idea di ottenerla: non arrenderti mai, sembra dirci Sophia, perché se credi in te stessa - e c'è una ragione perché sei dotata o hai intuito - e conti solo su te stessa, non hai nulla che ti possa mancare; spingi ancora, lavora ancora più sodo, supererai anche quest'ostacolo e alla fine arriverei dove vuoi arrivare.


Sii testarda
Battiti per quello che vuoi se sai che è la cosa giusta per te e non arrivare a compromessi con nessuno se non lo vuoi. Se Sophia non fosse stata testarda, nonostante tutti gli ostacoli che le si sono presentati davanti e le opposizioni delle altre persone, Nasty Gal non avrebbe visto la luce. Anche se spesso assume delle sfumature negative (come quando viene accusata di fare solo quelle che vuole lei senza dare peso a quello che invece vogliono gli altri) questa caratteristica l'ha fatta andare contro tutti e tutto con la capoccia più dura di una noce di cocce, fino ad arrivare a destinazione.

Ma non troppo
Delle volte, invece, anche Sophia ha riconosciuto di dover abbandonare la sua testardaggine e che alla fine sarebbe stato meglio arrivare a quei famosi compromessi che per lei sembrano un insulto al suo orgoglio. Perché essere troppo testardi, troppo ciechi, troppo sordi, mentre chi amiamo o è competente ci dà dei consigli e dei suggerimenti, può essere davvero molto stupido, e invece di avvicinarti alla meta ci rallenta oppure ci allontana sempre di più.

Nulla è perfetto
Sophia arriva al massimo della sua testardaggine quando desidera che tutto sia perfetto: di fronte all'alternativa di rinunciare al suo dominio per il sito web di Nasty Gal oppure mantenerlo a rimandare gli utenti ad un sito hot, indovinate cose avrebbe fatto la nostra giovane protagonista? Con l'aria pensierosa, prima di cedere, ha detto "deve essere perfetto". Ma qualsiasi cosa sia non deve essere perfetto, ma funzionale, non deve portare all'auto sabotaggio ma nemmeno alla rinuncia di come ci immaginiamo noi il nostro progetto. Ogni quadro deve essere rivisitato e rivisto e mai, ma proprio mai, sarà come lo abbiamo abbozzato la prima volta.

Non avere paura di andare controcorrente
Sophia Amoruso vende vestiti usati vintage, ma come fa a creare un impero in questo settore, una ventitrenne millenial in una San Francisco soggiogata dal potere della Silicon Valley? Sophia lo ha fatto, Sophia è andata controcorrente senza aver paura delle conseguenze o del giudizio altrui. Sophia semplicemente non ci ha pensato troppo, ha fatto quello che le veniva naturale di fare. Se davanti al suo Macintosh Sophia avesse pensato "mmh, ma a chi cavolo interessa la mia passione per i vestiti di seconda mano degli anni '80?" probabilmente noi non avremmo mai visto la serie tv Girlboss.


Non avere paura di affrontare il dolore
Sophia nella serie tv soffre di un dolore post abbandono da quando sua madre ha tagliato i legami con lei e suo padre e, forse, questa questione sospesa l'ha segnata profondamente tanto da farla fuggire davanti al momento dello scontro con altre persone, a esserci ma proteggersi con insulti e cattiverie dette col solo scopo di ferire l'altro. E, invece, alla fine vediamo una Sophia maturata e cambiata e persino la sua migliore amica le dice che è  diventata adulta. Ma non c'è bisogno di essere adulti per riuscire a fermarsi e affrontare il dolore, smettere di scappare per non soffrire o soffrire di meno. E mentre la musica del suo dolore non smette di suonarle nelle orecchie, Sophia capisce che la cosa migliore da fare è proprio prenderlo di petto; sarà doloroso, ma sarà anche necessario per andare avanti.

Non farti soffocare dalla volontà altrui
Assolutamente no. C'è differenza tra chi lo dice perché è solo preoccupato per noi nella maniera più genuina e chi invece lo è perché dà per scontato che si andrà incontro al fallimento. Sophia desiderava così tanto l'appoggio di suo padre, la sua pacca sulla spalla e non più quel "torna a casa così ti posso controllare", ma ha capito anche che non sarebbero mai arrivati e ha deciso che non si sarebbe fatta soffocare dalla sua volontà. Detto, fatto. Se qualcuno soffoca la tua creatività e la tua passione, il tuo bisogno di aria e di volare, semplicemente liberati e spicca il volo.


Queste sono state le 10 perle di saggezza che, rigorosamente sboccatamente, la Sophia televisiva mi ha insegnato, ma alcune di queste appartengono anche alla reale Sophia Amoruso il cui libro e la cui vita rimangono per me un grandissimo punto di riferimento e che ogni Girlboss deve tenere bene a mente.
E voi, quali sono le 10 cose che Girlboss vi ha insegnato?

Commenti

  1. Sono in un periodo della mia vita in cui ho un bisogno fortissimo di seguire questi consigli, grazie!

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    1. A chi lo dici! Proviamoci, crediamoci, e ce la faremo! :) Grazie a te <3

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  2. Sto giusto leggendo #GirlBoss e, nonostante non dica (per il momento) niente di eclatante, mi piace il modo in cui si rivolge alle lettrici. Dà una bella carica ��

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    1. Infatti è da leggere quando si è giù o demoralizzati, per avere una bella carica! :)

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