Recensione: Sembrava una felicità di Jenny Offill

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia opinione sul bellissimo Sembrava una felicità di Jenny Offill, libro che non è per tutti, ma che potrebbe conquistare chi sa leggere tra le righe.


Titolo: Sembrava una felicità
Autore: Jenny Offill
Editore: NN Editore
Prezzo: €16.00
Data di uscita: 19 marzo 2015

Trama:
Sembrava una felicità è il ritratto di una donna, ma è soprattutto una riflessione sui misteri dell’intimità di coppia, della fiducia, della felicità e dell’amore. L’eroina creata da Jenny Offill, prima io narrante poi “Moglie”, si confronta con una serie di eventi felici e di catastrofi – le ambizioni personali in stallo, la scoperta dell’altro, la nascita di una bambina, il proprio ruolo di moglie, amante e madre, e infine il tradimento del marito.Con un linguaggio che brilla di arguzia e feroce desiderio, Jenny Offill ha realizzato una storia d’amore venata di suspense che ha la velocità di un treno che sfreccia nella notte a tutta velocità.Sembrava una felicità è un romanzo da divorare in una sola seduta, anche se le intuizioni e le meditazioni che propone continuano a emozionare nel tempo.


Recensione:
Una donna la cui unica ambizione era il lavoro e la cui unica aspirazione era la scrittura, il cui scopo era quello di diventare un mostro dell'arte; una protagonista senza nome ma complicata forse a causa di un passato e di amori deludenti che l'hanno segnata tanto da decidere di non innamorarsi più. Eppure, alla fine, cade in amore, come dicono gli inglesi, cade perché forse non è vera quella cosa che quando ci si innamora ci si sente con i piedi sollevati in aria che non toccano terra, forse si cade perché l'amore non è altro che l'illusione di una felicità perfetta. Ed è questo che desidera la protagonista di Jenny Offil, che diventa prima moglie e poi madre, mentre sullo sfondo una New York sembra celare pericoli ad ogni angolo per quella bambina che tanto fa paura alla madre, mentre la vita quotidiana è fatta di gioie e di dolori, di risate e di lacrime, di paura e di spensieratezza, mentre l''ombra della perdita è anche ingombrante nella vita casalinga della piccola famiglia americana.

Per anni ho tenuto un post-it sopra la mia scrivania: "Pensa al lavoro non all'amore!". Sembrava una felicità più consistente.

Si tratta di vita. Si tratta di vita ordinaria, quella di tutti noi. La stessa che alle volte ci porta al sacrificio, anche della nostra persona, alle frustrazioni che derivano da questa scelta, perché come dice Offill non saremo mai quello che abbiamo sempre immaginato di voler essere. Come la felicità perfetta non esiste, va e viene, è della somma di tante piccole infelicità. Il risultato potrebbe essere anche una solitudine irrazionale che porta paura nel buio della notte, tanto da dove controllare se il cuore del consorte batte ancora, il che è anche una misura dell'amore stesso verso di lui.
Solitudine e paura si amplificano ancora di più quando il corpo pesante e scomodo del tradimento si imbatte nella loro già traballante vita famigliare.

C'è ancora un vuoto nel mio cuore. Pensavo che amare tanto due persone lo avrebbe riempito.

Sembrava una felicità è così: profondo, malinconico, delicato e appassionante come solo tutto ciò che è fortemente emotivo sa essere. Scritto come se fosse un diario, come un'inarrestabile flusso di coscienza, si divide tra citazioni letterarie, risultati di ricerche scientifiche e pensieri sconnessi ed irregolari, tutti raccolti abilmente dalla penna sagace di Jenny Offill e dalla sua prosa poetica capace di stregare il lettore e portarlo a leggere Sembrava una felicità con fame e amore.

Fa girare la testa, questa felicità.

Commenti

  1. Mi è piaciuta molto l'ultima citazione che hai messo!:) E mi è piaciuto leggere ancora di più la tua recensione, molto bella e appassionante <3

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    1. Quella citazione mi rimarrà nella testa e nel cuore per sempre :)
      Grazie <3

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  2. Piaciuto tanto anche a me (se sarò in grado nei prossimi giorni ne scriverò una recensione). Come spesso succede leggiamo le stesse cose!

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