Recensione: Finalmente noi di Tijan

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia opinione su Finalmente noi, un libro che è partito bene ma che poi io e Maria abbiamo trovato sconvolgente. Chi è Maria? Perché sconvolgente? Ve ne parlo nella recensione.


Titolo: Finalmente noi
Autore: Tijan
Editore: Garzanti Libri
Prezzo: €16.90
Data di uscita: 2 marzo 2017


Trama:
Samantha ha diciassette anni e pensa di avere una vita perfetta. Brava a scuola, un fidanzato innamorato, delle amiche fedeli. Ma quando un giorno rientra in casa, sua madre, con gli occhi bassi, le confessa di aver lasciato suo padre per un altro uomo: lei e Samantha si trasferiranno a casa sua. Ma il peggio deve ancora venire, perché Sam sarà obbligata a vivere con le persone che odia di più al mondo: Mason e Logan Kade, i figli del nuovo compagno della madre. Li conosce di fama, ma lei non ci ha mai voluto avere nulla a che fare. Campioni di football, attaccabrighe, ribelli, con una ragazza diversa ogni giorno. I più temuti del liceo. I primi giorni in casa, Sam decide di evitarli. Anche se avverte sempre su di sé gli occhi magnetici di Mason. Prova a resistere, ma giorno dopo giorno è più difficile. Perché sotto il suo sguardo si sente come non si è mai sentita, come nessuno l’ha mai fatta sentire. Mason è l’unico che la sa capire, che conosce la strada per il suo cuore. Ma la loro è una storia che sembra impossibile: le loro famiglie si oppongono, e a scuola hanno tutti contro. Finché un segreto terribile non cambierà completamente i loro destini… 
Inizialmente autopubblicato, Finalmente noi ha scalato le classifiche del «New York Times». Passioni proibite, tradimenti inconfessabili, un amore da togliere il respiro fanno di Finalmente noi il romanzo da non perdere per nessun motivo al mondo.


Recensione:
Chi mi segue da tempo ormai sa che non leggo molti young adult, ma quando mi capita di leggerli vorrei che fossero capaci di scacciare via i pensieri e che scorrano velocemente. Sarà per questo che dopo letture intense quali Sembrava una felicità e Il nido, ho sentito il bisogno di staccare e immergermi in una storia leggera; ed è così che Finalmente noi mi capita tra le mani. Per poco, però, perché Maria, mia sorella, me lo ruba subito e inizia a leggerlo; ma dopo duecento pagine afferma che è sconvolgente e lo lascia sullo scaffale. Ma dài, addirittura: sono curiosa, lo inizio, e per duecento pagine è scorrevole e mi regala delle ore di relax, prima che tutto precipitasse però.

Aveva ragione Maria: è sconvolgente. Finalmente noi di Tijan è uno di quei libri che non consiglierei mai, soprattutto a una ragazzina di tredici anni, ché si sa che a quest'età si è facilmente influenzabili e la società in cui viviamo di certo non aiuta. Finalmente noi non è una storia d'amore, o almeno, non è solo questo: detto da me, con tutte le mie idee aperte al mondo e il modo in cui sono dalla parte della disinibizione mentale, mi sono trovata a pensare che il primo della serie di Tijan è un libro che incita a tutto ciò che invece la letteratura deve debellare: odio, vendetta, donne che si fanno trattare come oggetti sessuali, violenza, poca empatia con le persone, con il prossimo, e un comportamento irrispettoso nei confronti dei genitori che, sì, possono sbagliare come tutti, ma rimangono sempre i propri genitori che se subiscono una violenza davanti ai nostri occhi, non possiamo rimanere immobili ad assistere. E poi, sono sicura, ci metto anche la mano sul fuoco, ma anche la ragazza meno romantica e più cinica del mondo, quindi che a cui vengono i brividi quando le si dice che è bellissima, vorrebbe sentirsi dire quanto di seguito:

- Stasera mi scoperai intensamente e a lungo - Ho sorriso. Era quello che qualsiasi ragazza avrebbe voluto sentirsi dire.

Finalmente noi è un youg adult, lo so, ma come tutti i libri deve insegnare qualcosa a quelle piccole donnine che lo leggono e di certo non insegnerà il femminismo; ma come sorella e come donna vorrei che quando lo leggesse un'altra tredicenne come mia sorella non apprenda che può farsi trattare da zerbino da chiunque, che non può arrivare alla linea di confine che divide normalità e violenza, che non deve donare il suo corpo per un briciolo di popolarità scolastica. Vorrei anche che sapesse che la scuola non è il luogo di ritrovo di gang come invece lo è in Finalmente noi, dove si parla di essere potenti, di dichiararsi guerra e di essere nemici in lotta per chi deve essere leader del gruppo delle cheerleader o qualsiasi altro gruppetto.

Al di là di quello che direi ad una Maria, che sia mia sorella o solo un'adolescente che va in libreria e opta per un libro di questo tipo, e andando al tema della scrittura, penso che Finalmente noi sia caratterizzato da una scrittura a dir poco immatura: le dinamiche si confondono a causa di una capacità descrittiva non sviluppata e una penna frettolosa, talmente impaziente da accumulare in pochissime pagine eventi e vicende che hanno del traumatico, le quali non sono presenti neanche nella telenovela latinoamericana più stereotipata della televisione. Ultima ma non meno importante e, anzi, l'elemento più importante di un libro indipendentemente dal suo genere di appartenenza, la trasmissione delle emozioni perché non c'è nulla di più brutto del leggere pagine e pagine scritte senza provare un minimo di sentimento, senza sentirsi coinvolti, senza neppure poter dire che, dài, alla fine è una lettura leggera che per qualche ora ti rilassa. Di certo, poi, non è una bella lettura se per tutta la durata del libro non si fa altro che alzare gli occhi al cielo.

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