Recensione: Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga di Louise Miller

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia opinione su "Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga", un romanzo che parla di rinascita, di stabilità nella vita e che non è carente delle emozioni forti legati a valori importanti: la famiglia, la genitorialità, le tradizione, la felicità e, soprattutto, il sentirsi a "casa",


Titolo: Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga
Autore: Louise Miller
Editore: Sonzogno
Data di uscita: 13 ottobre 2016
Prezzo: €17.50

Trama:
A Boston, Livvy è una rinomata pasticciera (e pasticciona) che lavora per il club più esclusivo della città. Ma i successi professionali non sempre si accompagnano con una vita privata all'altezza, tanto più che la donna ha una storia sentimentale col proprietario (sposato) del locale. Durante la festa di celebrazione dei 150 anni del club, infatti, le cose precipitano e Livvy decide di abbandonare tutto e scappare in un paesino del Vermont. Per una cittadina come lei, la vita di provincia non è proprio un toccasana. Eppure, tra amicizie sorprendenti, gare per la miglior torta di Natale e serate col banjo, e grazie a un insolito visitatore, Livvy scoprirà che le soluzioni arrivano quando meno te le aspetti.


Recensione:
Livvy, una delle pasticciere più famose e apprezzate di Boston, è conosciuta per le sue torte e i suoi dolci perfetti che al primo assaggio lasciano tutti senza parole e totalmente catturati. Non tutti, però, sanno che fuori dalla cucina Livvy è tutto tranne che perfetta, perché Livvy è stata segnata dalla sua storia famigliare; una madre che se la dà a gambe sfuggendo alle sue responsabilità di moglie e madre e un padre, invece, da quel momento quelle responsabilità se le carica tutte sulle spalle. Così cresce con le note della musica folk e dove nulla è programmato, Livvy impara presto a farsi trascinare dalla corrente della vita e, soprattutto, a non buttare mai l'àncora. Livvy, infatti, vorrebbe sentirsi libera dai legami e da tutto ciò che potrebbe assomigliare alla stabilità permanente. Tanto che sembra sempre pronta a far su la sua valigia con il suo compagno a quattro zampe Salty e a fuggire via per un nuovo ed ennesimo inizio.

Non importava quante volte cambiassi lavoro, potevo sempre contare sulla cucina: ordinata, prevedibile, ogni singolo oggetto familiare al solito posto.

Così comincia l'esordio di Louise Miller, con Livvy che scappa via da Boston perché stanca di essere l'"altra" e si rifugia nel sicuro e paradisiaco Vermont dall'amica Hannah. Dalle stelle alle stalle, per la protagonista che si vede offrire un lavoro in un'umile locanda dalla scontrosa e fredda Margaret. Tuttavia, però, nulla è ciò che sembra in quel paesino, dove le voci girano e i pettegolezzi riempono le vite quotidiane di tutti gli abitanti. Livvy, all'inizio titubante se rimanere lì o tornare in città, ben presto però si accorge di quanto la vita a Boston le abbia tolto in tutti quegli anni e di quanto invece avrebbe dovuto e potuto offrirle: il calore di una famiglia, la pigrizia delle giornate senza lavoro, cucinare dolci e torte con una tabella di marcia che non la sfianchi, il silenzio dei boschi, un cielo rasserenante nonostante le nubi e anche l'emozione di sentirti innamorati.

La foresta aveva un tappeto d'oro di foglie cadute. Avanzammo sprofondandoci fino alle caviglie, e a ogni passo le foglie scricchiolavano e risvegliavano il profumo della terra fresca e umida. I tronchi neri degli alberi si stagliavano nitidi contro la luce arancione che accarezzava il terreno facendolo splendere come fuoco. Il senso di pace che lì regnava rendeva superflue le parole.

Ricettario amoroso di una pasticciera in fuga è un romanzo di quelli che trasmettono tanta pace, complice la lentezza e suggestività dei paesaggi descritti e la non prevalenza dei dialoghi. L'esordio di Louise Miller, che tanto mi ha fatto venire l'acquolina in bocca e la voglia di mettermi ai fornelli, è stata una bella lettura in cui mi sono sentita parte della rinascita della protagonista, in cui ho viaggiato e visitato un paesino tradizionale dove ancora si fanno concorsi culinari e che, in parte, mi ha anche fatta riflettere sulla necessità, talvolta, di tutti noi di prenderci una pausa dal ritmo frenico della vita e ritrovare la giusta direzione, quella che ci rende più felici.

Avrei dato qualsiasi cosa per poter mettere in pausa lo scorrere del tempo.

Commenti

  1. Sembra interessante! Inserito nella whishlist, grazie della segnalazione!

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  2. Complimenti per la recensione, il libro sembra davvero carino :) E' uno di quei libri che devo leggere quando sono dell'umore giusto, ma me lo segno perché promette bene! :)

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  3. Aspettavo una recensione di questo romanzo! vedo che ti è piaciuto, lo metto in WL. Baci :)

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  4. Buongiorno 😊 sono alla ricerca di un libro scorrevole e che oarli di "rinascita " dalla tua recensione mi pare di averlo trovato... grazie 🤗

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