Recensione: L'incredibile ritorno di Norah Wells di Virginia Macgregor

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia opinione sul bellissimo L'incredibile ritorno di Norah Wells, una storia emozionante sulla famiglia, sull'abbandono e sul perdono. Il secondo romanzo di Virginia Macgregor, dopo Quello che gli altri non vedono, mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio di cuore.


Titolo: L'incredibile ritorno di Norah Wells
Autore: Virginia Macgregor
Editore: Giunti Editore
Data di uscita: 5 ottobre 2016
Prezzo: €14.00

Trama:
Una mattina Norah Wells esce dalla sua casa di mattoni rossi nella piccola cittadina inglese di Holdingwell e non torna più. Il marito Adam e le due figlie piccole rimangono completamente sconvolti. Norah ha lasciato solo una lettera, in cui dichiara loro tutto il suo amore, chiedendo però di non essere cercata. Sono passati sei anni da allora, e un venerdì, senza alcun preavviso, una donna dai folti capelli rossi con accanto un trolley si presenta sulla soglia della villetta. La figlia maggiore, che sta guardando fuori dalla finestra, la riconosce subito: è proprio lei, è la mamma, ed è tornata a casa. Ma nel frattempo tutto è cambiato: i mobili, il colore delle pareti, il letto. A occuparlo ora c’è un'altra donna. La migliore amica di Norah, Fay, che ha consolato Adam e ha fatto da madre alle bambine dopo la sua scomparsa. Ma perché Norah ha deciso di tornare a casa? Quello che accade dopo è raccontato in presa diretta dai protagonisti di questa magnifica storia: ognuno con la propria voce e il proprio modo di interpretare gli eventi.


Recensione:
Ci sono libri che si iniziano a sfogliare senza nessun tipo di aspettativa ma soltanto col sentore che sarà una bella lettura, quegli stessi libri che meravigliano in sordina e in crescendo l'animo del lettore.
Uno di questi libri è L'incredibile ritorno di Norah Wells, con quella sua copertina che fa sognare e che fa pensare alla libertà. La stessa perduta e poi ricercata libertà che spinge un giorno Norah Wells ad abbandonare la sua casa, le sue figlie e il marito Adam con un'unica richiesta, quella di non cercarla mai.
Un madre in fuga perché Adam non è stato in grado di assolvere al suo ruolo di genitore e, forse, un matrimonio fatto in fretta e furia per appagare più un desiderio d'amore che per fare un grande ed importante passo a due. Così, senza preavvisi e, come tutte le svolte rilevanti, la vita di moltissime persone vedrà una piega inaspettata e forse anche irreversibile. La migliore amica di Norah, Fay, fa il possibile per raccogliere i cocci della famiglia rotta, per fare in modo che le bambine, Ella e Willa, vivano nel modo migliore e poco traumatico l'assenza materna; oltre ad aiutare Adam ad assumersi le sue responsabilità ora che deve occuparsi delle piccole figlie.

Ci sono momenti in cui avviene un cambiamento: come se si allentasse un bullone dalla grande impalcatura della vita e niente può essere più come prima.

La vita va avanti, si sa. Per quanto si possa amare qualcuno e desiderare di non perderlo mai, l'uomo è fatto per cercare di sopravvivere sempre e comunque e va avanti. Quando ormai dopo sei anni le speranze che Norah potesse tornare dal marito e dalle figlie sono ormai sepolte per tutti, tranne che per Ella, e che una nuova famiglia si è composta, ancora una volta i nostri personaggi si vedono al centro di una serie di coincidenze e di scelte che fanno sì che Norah torni a casa, e che il suo desiderio è quello di rimanere.
Ma cosa fare, allora? Si può abbandonare i propri figli e il marito lasciandoli nelle mani della migliore amica, per tornare anni dopo e aspettarsi di non essere stata dimenticata o "rimpiazzata"? Fay ormai è la Madre Rimasta, sostituendo l'egoista Madre Fuggita. Fay che per fin troppo tempo ha taciuto un segreto doloroso come può essere un amore che scivola via dalle mani, ma anche Norah ha un segreto che vuole confessare per redimersi, forse, spinta dall'ennesimo gesto egoista. Ma allora Fay, dopo aver vissuto per anni nei panni di madre e moglie felice, ora dovrebbe essere buttata via come un oggetto ormai usurato? E' giusto oppure sbagliato?

Ella ricorda le sue gonne lunghe che spazzavano il pavimento, il tintinnio dei braccialetti intorno ai polsi ossuti, i pendenti che restavano impigliati nei capelli. E il suo passo lieve, come se galleggiasse al di sopra del suolo. Un sonaglio a vento con le gambe, la definiva Fay.

L'incredibile ritorno di Norah Wells è questo: smuove interrogativi che mai ci si è posti perché mai ci si è trovati in una situazione simile. Le pagine scorrono e spesso io mi sono chiesta se fosse giusto o meno tutto quanto. Ed è quello che succede in un romanzo corale dove i punti di vista di ogni personaggio sono un tornado di emozioni contrastanti come lo sono tutte quelle che caratterizzano i legami importanti. Ci si immedesima nella ribella Ella che, una volta scoperta la verità, non riesce a perdonare la madre. In Willa che vede il mondo a colori con il suo compagno fedele a quattro zampe Louis e che se potesse racchiuderebbe il mondo in una stanza per vedere tutti felici. In Adam che, dopo tutti i progressi che ha fatto come uomo e padre, sembra fare dei passi indietro e diventa confuso e fragile. In Fay per cui tifiamo e che sappiamo che, nonostante tutto, è una roccia. In Norah che invece non riusciamo a comprendere e non sappiamo se perdonare o condannare per la sua scelta.

- Metterò le cose a posto, Ella. Te lo prometto. -
- Ma Willa... -
E per lei che Ella non smette di preoccuparsi. Loro possono farcela, sono adulti, se lo aspettano che il mondo si un posto difficile. Ma Willa è piccola e crede ancora che tutto sia perfetto.

L'incredibile ritorno di Norah Wells è una storia dalle sfumature celesti e delicate, una storia famigliare di abbandono e ritorni, di perdono e di ricordi, una storia sulle persone e sulle nostre debolezze più umane e intime. Complice una scrittura calda e paziente, Virginia Macgregor torna nelle librerie dopo il suo bestseller Quello che gli altri non vedono, e ci racconta una storia meravigliosa in cui regna un'empatia che raggiunge l'apice, per ogni singolo personaggio e per tutti loro insieme, magnificamente umani.

Norah aspettava proprio questo, che Adam uscisse al suo stato di indecisione, dal suo incessante oscillare nell'incertezza. Fay aveva ragione: è cambiato, è cresciuto, ma soprattutto ha superato Norah. E' questo il rischio che si corre quando si vuole che l'altro cambi: il mutamento potrebbe non lasciare più spazio per chi lo ha innescato.

Commenti

  1. Bella recensione Siham! Sono molto curiosa di leggere questo romanzo perché ho bellissimi ricordi della MacGregor. Sa davvero toccare le corde emotive e allo stesso tempo far sorridere ^^ Insomma, dopo aver letto Quello che gli altri non vedono, voglio proprio leggere anche L'incredibile ritorno di Norah Wells!

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    1. Esatto Jerry, ha una sensibilità che emoziona tantissimo. Io mi sono promessa di leggere Quello che gli altri non vedono, e tu leggi L'incredibile ritorno di Norah Wells. ^^

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  2. Siham, eccomi anche qui =D Non ho mai letto nulla di quest'autrice, però la tua recensione mi ha colpita e ora ne sono molto incuriosita! Questa sera la mia WL si sta allungando a causa tua, sappilo :P

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    1. Hei, bentornata anche qui :)
      Fierissima di allungare la tua WL, l'importante è che se poi lo leggi e non ti piace non mi vieni a cercare :P

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