Recensione: Una famiglia decaduta di Nikolaj Leskov

Buongiorno, amanti della lettura!
Oggi vi propongo la mia recensione di questo classico russo che mi è piaciuto tantissimo e che consiglio, in particolar modo a chi ha piacere di avvicinarsi alla letteratura russa tanto temuta.


Titolo: Una famiglia decaduta
Autore: Nicolaj Leskov
Editore: Fazi Editore


Trama:
Uno dei vertici dell'opera narrativa di Leskov, "Una famiglia decaduta" racconta la storia dell'affascinante principessa Varvara Nikanorovna, costantemente in lotta contro ogni forma di ingiustizia. È la nipote Vera a ricostruire l'ascesa della nonna, che dalla piccola nobiltà di provincia entra a far parte di una delle famiglie aristocratiche più in vista di San Pietroburgo. La cronaca inizia nell'anno 1812, quando il marito della principessa resta ucciso nella guerra contro Napoleone, e termina nel 1825, con la rivolta dei decabristi. Vedova a meno di trent'anni, ma ancora giovane e bella, Varvara non è interessata a risposarsi: lei ha amato, e amerà sempre, un unico uomo nella sua vita. Si dedica invece, con grande impegno, ai suoi figli, ai quali vorrebbe impartire un'educazione genuinamente cristiana, e al benessere dei suoi contadini. La principessa agisce con una bontà fuori dal comune, che però le procura un danno dopo l'altro, specie quando dalla campagna si trasferisce a San Pietroburgo - la cui corruzione è descritta con un realismo "comico" impressionante - e si trova a frequentare i salotti dei nobili. Una fitta cronaca di eventi e personaggi che si muovono in un'atmosfera sospesa tra tragedia e commedia, dove dramma e felicità appaiono come i due volti di uno stesso sogno: la vita.


Recensione:
Le favole non hanno tempo e luogo di appartenenza, con dei personaggi in continuo mutamento a seconda del contesto storico e delle tradizione di una determinata popolazione.
A vivere una vera favola e la principessa Varvara che prima di avere questo titolo non era altro che una ragazzina di provincia nata in una famiglia modesta. Il padre, proprietario terriero, e la madre che conquista il palato della loro "vicina" e moglie del principe Lev Jakovlevic fanno sì che si nasca una stramba ma sincera amicizia tra le due famiglie. Così Varvara cresce con i principini, mostrando il suo pragmatismo e il suo modo di osservare il mondo con una visione d'insieme di questo, con occhi umili. Col passare degli anni lei si fa sempre più bella e graziosa, mentre il principe Lev sempre più appassionato e innamorato di lei. I due si sposano da giovanissimi e iniziano la loro vita da coniugi e anche da possessori di tanta ricchezza, rimasti eredi unici.

- L'albero che non è scosso -, diceva, - non mette radici salde; gli alberi che crescono troppo riparati non affondano nella terra -.

Dal matrimonio tra i due nascono tre figli e, ben presto però, lo sfortunato Lev non potrà più godere della gioia della paternità perché richiamato dalla Guerra, muore e non fa più ritorno dalla sua amata Varvara.
La principessa improvvisamente si ritrova a dover fare la madre, il padre, la principessa, il principe, con tantissime responsabilità e altrettante ricchezze da amministrare. Varvara indossa quindi abiti di donna forte e pronta a far fronte agli imprevisti della vita, e senza perdere la sua bellezza prende la decisione di non risposarsi perché non lo desidera, e anche perché secondo lei un altro marito sarebbe il secondo funerale per i suoi figli.

Per lei "famiglia" significava continuità di buone tradizioni che, a suo avviso, dovevano servire da sprone per i discendenti a preservare e, se possibile, accrescere la gloria degli avi.

Il tempo le porta apparentemente anche un amico, il conte Funkendorf, il quale fraintende le attenzioni della principessa accecato dal desiderio di metter mani sulle sue ricchezze e la sua eredità, e che poi viene rifiutato dalla stessa. Il conte, però, assieme all'ipocrita e bigotta Chotetov mettono gli occhi sulla figlia della principessa, Anastasja, la quale da sempre ha un rapporto conflittuale con la madre sentendosi poco amata, tant'è che vede nel matrimonio una sorta di liberazione dalla prigione materna.

Col suo modo semplice e pratico di guardare alla realtà delle cose, la nonna non distingueva fra moralità e religione. Da persona molto religiosa, considerava insignificanti gli uomini privi di fede. - Per quanto intelligenti possano essere, - diceva, - non vi si può fare affidamento perché hanno smarrito il senso della vita. -

A raccontare la storia di Varvara è la nipote Vera che, raccolte le testimonianze e i ricordi di chi è stato vicino alla nonna, narra di come sia arrivata all'apice della scala sociale, e di come alla fine sia tornata alle origini.
Quella de Una famiglia decaduta è una galleria di personaggi le cui personalità ben definite e diverse tra di loro si scontrano, con la Russia di quei tempi sullo sfondo e Varvara da una parte, indignata e contraria agli arrivisti e agli scalatori sociali, e i nullafacenti dall'altra parte. Una Russia che ha visto le ceneri della guerra e che si trasforma, sotto gli occhi della nostra principessa che invece ha a cuore i suoi contadini e il loro benessere.

Clero che, secondo le sue stesse parole, - le procurava non pochi dolori -, perché - era pigro, avido, negligente nel lavoro e ignorante delle Sacre Scritture -.

Una famiglia decaduta è stata una lettura "lampo", come mi capita spesso con i classici, facendomi apprezzare proprio questa loro bellezza unica e immortale. Una famiglia decaduta è una lettura molto piacevole che consiglio perché a me è piaciuto moltissimo e, come ogni protagonista del passato e dei classici, Varvara sarà per me indimenticabile.

Agisci come credi, te ne pentirai comunque.

Commenti

  1. Finisce dritto in wishlist! Bella recensione ^_^

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  2. Mi piace il tuo modo di vedere i classici, che sono spesso "allontanati" da tutti senza un motivo preciso... Io stessa di tanto in tanto amo leggerne uno. Lo ammetto: L'unico russo che ho mai letto mi ha fatto promettere di non riprovarci mai più. Avevo 15 anni, forse potrei ripensarci?
    Simo

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    1. Sono allontanati perché si ha paura siano pesanti da leggere, penso :)
      Assolutamente sì, riprovaci!

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  3. Ho un debole per la letteratura russa, e forse questo romanzo potrebbe piacermi! :) Lo metto in lista :)

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  4. Sembra una bella storia!
    Ammetto di non aver mai letto alcun classico russo... forse potrei iniziare da questo! :)

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