Recensione: Tempesta di neve e profumo di mandorle di Camilla Lackberg

Buongiorno, amanti della lettura.
Si cerca di riprendere l'attività abituale del blog, inutilmente. Purtroppo per me questa sessione invernale è decisamente pesante e faccio fatica a pensare ad altro che non sia lo studio, ma spero di tornare presto alla mia routine dal blogger. ^^
Tento di farlo oggi con la mia prima esperienza con i gialli di Camilla Lackberg. Buona lettura.


Titolo: Tempesta di neve e profumo di mandorle
Autore: Camilla Lackberg
Editore: Marsilio


Trama:
Manca poco meno di una settimana a Natale. Adagiata contro le rocce grigie, con le sue casette di legno ammantate di neve, Fjallbacka regala uno spettacolo particolarmente suggestivo, un paesino fiabesco affacciato sul mare di ghiaccio. Martin Molin, collega di Patrik Hedstrom alla stazione di polizia di Tanumshede, ha raggiunto la fidanzata Lisette sulla vicina isola di Valo per una festa di famiglia. Mentre il vento infuria, durante la cena il vecchio patriarca dall'immensa fortuna muore improvvisamente. Nell'aria si avverte un vago aroma di mandorle amare, e a Martin Molin non resta che cercare di far luce su quella morte misteriosa. Intanto, la violenta tempesta che agita le acque gelide dell'arcipelago non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto. Sulle orme di Agatha Christie, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera, Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che, tema a lei caro, indagano le complesse dinamiche familiari, combinando scene d'intimità domestica all'inquietudine di oscuri segreti del passato.


Recensione:
Non ho mai letto nulla di Camilla Lackberg, amatissima "signora del giallo" della Svezia, che ho voluto approcciarmi a lei con questa raccolta di racconti.
Racconti tutti brevi, escluso l'ultimo, che mi hanno tenuta compagnia nei viaggi di treno senza sentire le oche di turno starnazzare nel vagone; questo per dire che non ho alzato lo sguardo dal Kindle neanche un attimo, ma devo anche ammettere che sono una novellina in questo genere e che qualsiasi cosa che non fosse un vero e proprio flop poteva stupirmi.

Partendo dal primo racconto, Sognando Elisabeth, dove abbiamo una donna che vive con la paranoia e l'incubo che il marito abbia ucciso la moglie precedente, e che questa volta tocchi a lei. Che fare? Rimanere inerme o aspettare la propria fine? Una paura irrazionale che annebbia la vista ad una donna, rendendola quasi una mina vagante.

Uno sguardo portava sempre problemi. Significava essere notati, offrire a qualcuno la possibilità di sentirsi superiore umiliandolo davanti a un pubblico sempre grato per lo spettacolo.

La donna - de Il Caffè delle Vedove - invece è inerme, immobile e fa da spettatrice alla violenza sulle donne, dopo esserne stata a lungo attrice, ora gestisce un bar. Riesce a fidelizzare uomini e donne e, grazie a questa attività e alla specialità della casa, svolge un ruolo da giustiziere
.
Dal bar si passa alla boutique vintage de Una morte elegante, dove due figlie vedono la madre sul pavimento senza vita e poi dentro una bara che cala. Il finale è un concentrato di ironia, una genialata che spiazza il lettore pur nella sua brevità.

Quella che non è breve è stata Una giornata infernale dei due protagonisti: un uomo che fa una scoperta che gli cambia la vita e, un ragazzo vittima di bullismo che la vita la vuole cambiare ad altri, se non interromperla, in perfetta sincronia con le vicende attuali negli Stati Uniti e il tema delle armi. Eppure basta un incontro fugace sul pullman, una frase apparentemente superficiale, e il destino di uno dei due cambia direzione.

L'ultimo e più lungo racconto, Tempesta di neve e profumo di mandorle, riprende quelle che sono le caratteristiche tipiche dei gialli alla Aghata Christie: la vicenda si svolge in una villa isolata dove ci scappano due morti, chi sarà l'assassino in quella famiglia alle prese con una guerra di denaro e di potere?

Una cosa nuova non poteva prendere il posto di una cosa vecchia. Una cosa in pezzi non poteva tornare intera.

Come accennato prima, questa è la mia prima esperienza con la Lackberg e ho preferito avvicinarmi a lei con questi racconti, data la sua ampia bibliografia. Diciamo che un po' mi aspettavo un giallo diverso, un giallo non classico. D'altra parte so anche che io e l'autrice abbiamo solo chiacchierato, per così dire. Però mi incuriosisce, e mi andrebbe scoprirle meglio, con qualcosa da vera "signora del giallo", di meno classico.

Commenti

  1. Amo la Lackberg! ho letto tutti i suoi romanzi...meno questo, ma solo perchè non amo i racconti brevi. Lo recupererò più avanti.

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    1. Per adesso non posso pronunciarmi per i suoi libri, ma rimedierò presto ^^

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  2. Anch'io adoro Camilla e la seguo da anni. Ti consiglio vivamente di leggere i suoi romanzi, partendo dal primo, mi raccomando!!!!
    I suoi racconti: li definirei cadeaux natalizi senza infamia, senza lode...
    Tanti auguri di Buon Anno!

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    1. Terrò presente il consiglio, grazie :)
      Anche a te!

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  3. Non ho mai letto nulla di questa autrice ma mi incuriosisce *-*

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    1. Ci conviene darci una mossa e scoprirla, allora :D

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  4. Non ho mai sentito parlare di questa autrice, ma credo prenderò nota di questo libro per iniziare a conoscerla :)

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  5. Amo i gialli di Camilla Lackeberg, anche questo suo ultimo lavoro mi è piaciuto molto :)

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  6. Non sapevo che questa fosse una raccolta di racconti, ma Camilla a me piace un sacco! Ti consiglio anche Lo scalpellino e La principessa di ghiaccio, mi hanno tenuta incollata e stupita. Leggerò sicuramente altro di lei :-)

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    1. Mi segno tutto, Cuore, pronta a dedicarle un po' di tempo in questo 2016 ^^

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  7. Non sapevo che questa fosse una raccolta di racconti, ma Camilla a me piace un sacco! Ti consiglio anche Lo scalpellino e La principessa di ghiaccio, mi hanno tenuta incollata e stupita. Leggerò sicuramente altro di lei :-)

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  8. io lei la adoro! sei vuoi iniziare con la serie, parti da "la principessa di ghiaccio" così segui anche le vicende dei personaggi in ordine!
    http://www.audreyinwonderland.it/

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