Recensione: Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi

Buongiorno, amanti della lettura.
Oggi sono qui a proporvi la mia recensione di un libro che per me è assolutamente meraviglioso. L'ho amato da impazzire e lo consiglio a chiunque ami il genere. Purtroppo le mie parole non rendono minimamente quello che è stata per me questa lettura, come non rendono la bellezza di del romanzo; motivo per cui questa recensione arriva con ritardo. L'ho letta, scritta, riscritta, e niente; me ne dispiace, Colgo l'occasione per ringraziare la Sonzogno e Valentina per l'omaggio, grazie di cuore.


Titolo: Miss Jerusalem
Autore: Sarit Yishai-Levi
Editore: Sonzogno

Trama:
Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome. Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fin da ragazzina voleva vivere dentro un film e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un'antica stirpe di ebrei sefarditi. Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate figlie. Ma l'epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama.


Recensione:
Questo libro è meraviglioso. Ti mangia vivo, capito? L'ho amato, dalla prima pagina all'ultima ho amato questo libro. Vedete, per me è stato come se fossi andata in visita a un mia cara amica e mentre lei si assenta per preparare il tè da offrirmi, io avessi la possibilità di perlustrare il salotto e il "davanzale" sopra il camino. Su di questo ci sono molte foto di famiglia, alcune ingiallite altre in bianco e nero, alcune di gruppo con la famiglia al completo, altre sembrano rubate a qualche membro di questa. Le accarezzo, una ad una, nella loro ruvidità e nel loro essere fragili rubo attimi di vita da ciascun viso e ne compongo una intera, di tutta la famiglia.

Io, io sono una donna d'autunno, ingiallisco quando cadono le foglie. Sono nata al suo ultimo soffio, a due passi dall'inverno.

Donne e uomini, bambini e bambine. Tutti vittime di una maledizione che priva dell'amore qualcuno o illude di avere l'amore. E da anni drammi teatrali, tragedie senza tempo ci raccontano di quanto sia difficile e impossibile una tale maledizione. Perché qui parliamo della famiglia Hermosa, uomini e donne, dal sangue puro o acquisiti, che vivono matrimoni maledetti. Maledetti perché si fa sentire, più che mai, l'etnia e la razza e la religione delle persone. Differenze insormontabili imposte dall'uomo stesso.

Tutto comincia quando il religioso Rafael incontra gli occhi celesti e dalla forza di attrazione che fa mancare il respiro. Gli occhi di una ashkenaziti. Rafael sa che non può, è impossibile, è proibito, in una terra che non si sa bene a chi appartenga dato che più culture e religioni convivono pacificamente ma questo non significa che siano ammessi i matrimoni misti. Dunque, per evitare tutte quello che ne può conseguire, si sposa in fretta e furia e uccide il suo amore per la ashkenaziti. E come ogni maledizione fatta bene, si tramanda di padre in figlio e il figlio, Gabriel, viene stregato dagli stessi occhi il cui incantesimo è stato tramandato anch'esso da madre a figlia. Nel frattempo gli inglesi fanno sentire il loro dominio, nel bene e nel male, Gabriel perde la testa per amore e le coincidenze della vita lo fanno sposare a una donna senza radici e rami, come diciamo noi arabi, sola al mondo e senza qualità.. Rosa, così dedita a lui e grata al signore di averla salvata da una vita che invece è stata crudele e senza pietà. Senza pietà è anche indurre qualcuno a vivere senza gioia e amore. Fino a quando entrano entrambi dalla finestra in una notte di luna piena e la maledizione, ancora una volta si tramanda.

- Non lo faccio apposta.-
- Non capisco, non capisco perché non mi permetti di amarti.-
- Forse per via della maledizione.-
- Quale maledizione?-
- La maledizione delle donne Hermosa. Mia nonna Rosa mi ha raccontato che le donne Hermosa sono maledette. Gli uomini che loro amano non le vogliono, e viceversa.-

Uomini e donne che amano uomini e donne sbagliate. Che sposano uomini e donne dal cuore straripante di amore per qualcun altro, in cerca di sussulto e vibrazioni. Uomini e donne che fuggono dall'inconvenienza di passioni proibite, di emozioni interculturali, di occhi celesti o pezzi di corpo mutilati. Famiglie che si uniscono, nel nome delle tradizioni e degli usi di sempre, senza cambiamenti, quando intorno scoppiano i coprifuoco, la crisi economica preme sul collo dei commercianti, il contesto storico e politico si evolve. Le mentalità mutano. La famiglia e la maledizione degli Hermosa rimane immutabile.

Ho amato da impazzire questo libro. I dialoghi con frasi o parole spagnole che hanno reso la scrittura quasi sensuale, come se mi facesse scivolare sulle emozioni senza intoppi o dossi. Ho amato scoprire i punti di vista di ogni personaggio, la storia raccontata da loro. Ho amato il continuo interruttore del presente e passato, come se si passasse dal buio alla luce sbattendo le palpebre ma senza rimanerne consapevoli. Un attimo fugace che assorbe il lettore e lo libera a fine capitolo per poi impregnarlo nuovamente nutrendosi col desiderio mio e di altri di scoprire di più.

Così è la natura dell'uomo, il tempo fa il suo lavoro, le persone dimenticano.

Ho amato ogni singolo personaggio, pregi e difetti, e se non è amore questo, non so cosa sia. La scrittrice col suo stile mi ha corrotta facendomi sentire parte della famiglia Hermosa, facendomi sentire sicura tra quelle mura della casa di famiglia, facendomi sentire scoperta per strada durante le divergenze tra popoli, facendomi sentire presente con loro in ogni istante, in ogni luogo sono stata l'ombra di quei personaggi.
Questo è un libro che reputo meraviglioso e che mi sento di consigliare con tutto il cuore a tutti.

Eccomi, l'ultimo anello della catena delle donne Hermosa: Merkada - Rosa - Luna - Gabriela.

Commenti

  1. Lo sto leggendo proprio in questi giorni! Sono circa a metà e mi sta piacendo molto *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti piacerà ancora di più dopo *-* Devo ricordarmi di venire a cercare la tua recensione poi.

      Elimina
  2. Come posso non essere incuriosita dopo una recensione così entusiasta?! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non puoi *-* Se ti capita, non pensarci due volte e prendilo!

      Elimina
  3. Recensione davvero tentatrice! Il libro è già in wish list e spero di leggerlo presto.

    RispondiElimina
  4. Che bella recensione! Mi hai incuriosito moltissimo! Lo inserisco subito nella mia wish list!

    RispondiElimina
  5. Un similie entusiasmo vorra dire che dev'essere proprio bello. Aggiunto alla lista :)

    RispondiElimina
  6. Che il problema principale adesso sia qual è? Che adesso voglio leggere un libro simile... e non saprei da dove iniziare a cercarlo! T^T

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, Svamp, aspettiamo che arrivi da solo. Ci troverà lui <3

      Elimina

Posta un commento