Recensione: Corpi di Gloria di Giuliana Altamura

Buongiorno, amanti dei libri!
Oggi vi parlo di un libro che ho letto un pochino di tempo fa ma che ho faticato a dimenticare. Parla di gioventù, di amore, amicizia e di ambiguità dei rapporti.


Titolo: Corpi di Gloria
Autore: Giuliana Altamura
Editore: Marsilio

Trama:
Gloria e Andrea, due fratelli ventenni, trascorrono l'estate in Puglia, nel villaggio di Riva Marina, una lussuosa distesa di ville bianche identiche l'una all'altra. Gloria ha appena terminato il liceo e si rapporta al mondo con un distacco a tratti feroce. L'unica eccezione sembra essere rappresentata dal fratello che, andato a studiare arte in America, torna a casa per le vacanze assieme a un amico di Los Angeles. Andrea si ritrova a fare i conti con l'immobilità di un sud in cui niente cambia, esattamente come le persone che vi sono rimaste: dalla madre succube di una difficile situazione familiare alla sorella coi suoi problemi alimentari, fino alla rete di amici annoiati e violenti che continuano a divertirsi fra droghe, teppismo e promiscuità sessuale. La morte violenta di uno di loro, immerso in uno stile di vita senza prospettive, porterà gli altri a fare i conti, ciascuno a modo suo, con la necessità dell'accettazione e del cambiamento.


Recensione:
Corpi di gloria è stato un colpo al cuore, mi ha scombussolata, scossa.
Intitolato Corpi di Gloria, il libro che ha per protagonista una ragazza dal corpo malato, martoriato da dei sentimenti ammazza-anima.
Gloria che si ingozza di cibo e di emozioni represse: rabbia, amore, odio, indifferenza. E poi le rigetta in piena solitudine, come se fossero malate. Gloria che attende l'estate per vedere il fratello, come una sposa attende il ritorno del proprio sposo dalla guerra. Una guerra che seppur non di armamenti devasta le i protagonisti, dei ragazzi, dei finti adulti, di una Puglia diversa da come la vede chi non ci abita. Una guerra che rade al suolo la moralità di questi ragazzi, il loro senso del pudore, di giustizia, di legalità, di amicizia e di amore. E di quest'ultimi, amicizia e amore, ci sentiamo così confusi, come lo sono questi finti adulti. Il confine tra amore e amicizia, un confine così nettamente labile. Che confonde la purezza dei rapporti.

Per quanto urli, la voce non sarà mai più forte di tutto il resto.

Dove sta l'amore? Dove l'amicizia? E ancora... Dove sta la fratellanza? In mezzo ai primi due, forse. Veglia l'ambiguità dei rapporti tra le persone in questo romanzo. Tra Gloria e il fratello. Gloria che si atteggia e pensa al fratello come si fa con un amore; con un'intensità che non ho mai incontrato nei romanzi.
Oppure Gloria e l'amica, che si lasciano andare ad effusioni e a confidenze che vanno oltre un'ingenua amicizia liceale.
Il rapporto tra le madri, dove una delle due si inchina all'altra sacrificando la felicità della sua di famiglia, ormai spezzata in due. Sacrificando la felicità dei figli. E appare strano in una società moderna, e moderno non sempre è sinonimo di positivo, dove molti non si prendono cura dei genitori anziani e li lasciano in un ospizio.

Per un momento tutto gli appare chiaro: a un certo punto si sceglie - quale vita, quale luogo, quale dolore. E si comincia a scegliere quando quella persona al centro del letto muore, quando il cadavere fra le lenzuola inizia a puzzare. Ecco il futuro. La libertà non c'entra. La libertà non è che il momento pieno di speranza in cui la grande malata - per un' ora o un secondo intero - chiude gli occhi e si addormenta.

Protagonista di questo romanzo è la gioventù. Una gioventù che mi ricorda i personaggi di Silvia Avallone. Una gioventù complice e vittima del progresso sociale irreversibile, anche quando non lo sembra, e del giudizio troppo severo di chi sembra non essere mai stato giovane.
Il romanzo di Giuliana Altamura dà gloria, appunto ai rapporti, per cui i personaggi sono disposti a fare di tutto, pur di non strappare le radici a questi legami che, seppur ambigui, esistono. E farebbero qualsiasi cosa pur di proteggerli.

<< Un giorno me lo dirai, vero?>> 
<< Cosa? >> 
<< Che cosa è successo al mondo. >>

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