Recensione: Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano

Buongiorno amici lettori ^-^
Oggi posto la recensione di un libro che mi è piaciuto molto e che consiglio a tutti coloro che vogliono farsi un "viaggio spirituale e culturale" leggendolo.


Titolo: Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano
Autore: Eric - Emmanuel Schmitt
Editore: E/O

Trama:
Il breve intreccio di strade di un popolare quartiere parigino annovera vie che hanno il sapore delle favole: Rue Bleue, Rue de Paradis. Il quartiere dove abita l'adolescente Mose detto Momo, è pieno di vita e di luce, percorso da un'animazione popolare colorita e gaia, proprio l'opposto dell'appartamento in cui Momo vive con un padre, perennemente immerso nella penombra, eccettuato per il cono di luce serale che avvolge l'avvocato, senza affari e senza moglie, intento a leggere uno dei ponderosi volumi. Nonostante l'atmosfera pesante di una casa dalla quale l'amore sembra fuggito, Momo è un ragazzo dallo spirito aperto e curioso, ferito dalle accuse del padre e dalla sua indifferenza ma capace di reagire con una serie di spensierate trasgressioni.


Recensione:
In questo libro c'è Monsieur Ibrahim e i Fiori essiccati all'interno del suo Corano, perché c'è Momo. Un ragazzo cresciuto prima del tempo, che a sedici anni invece di fare il giovane adolescente si ritrova ad essere un giovane adulto che deve affrontare un padre difficile. Il padre di Momo è un uomo presente ma assente, un uomo che vive per lasciarsi vivere, un uomo smarrito nei ricordi del passato e in quello che è il desiderio di rivivere quel passato. E così il nostro giovane protagonista si ritrova a dover badare a se stesso e a convivere con la continua presenza del fratello che non è più con loro, questo perché il padre non fa altro che confrontare Momo con lui, a ripetergli che è privo di quella perfezione che caratterizzava il fratello. Una situazione che affligge il protagonista ogni volta come se fosse la prima volta, che lo porta a guardare la vita con diffidenza e disprezzo, come suo padre guarda lui. Una situazione che lo porta a chiedersi cosa c'è in lui che rende l'amore impossibile.

Momo dunque, è la guida di se stesso, è il punto di riferimento di se stesso. Fino a quando non viene a contatto con il sempre sorridente Ibrahim, il proprietario musulmano della bottega sotto casa. Attenzione: musulmano, non arabo, le due cose sono diverse; a dirlo è proprio Ibrahim.
Ed è Ibrahim che questa volta raccoglie tutti i cocci delle disillusioni di Momo e partono per un viaggio: un viaggio sulla strada verso una meta, un viaggio spirituale, emotivo. Un viaggio che fa riflettere Momo sull'esistenza di Dio, sul senso del "tutto", sulla libertà o schiavitù che comporta la religione, sulle origini delle persone che influenzano le nostre società, e nella storia. Ed è Ibrahim a insegnare a Momo l'arte del sorriso: la chiave della felicità. Ed è sempre Ibrahim ad insegnare a Momo come distinguere una religione dall'altra annusando l'odore del luogo di culto di questa.

Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano è un libro che mi è piaciuto tantissimo, che mi ha coinvolta in poche ma intense emozioni e che alla fine mi ha lasciata leggermente triste, perché Schmitt attraverso questa meravigliosa e breve storia ribadisce quello che tutti sappiamo, ma pochi venerano, ovvero il rispetto del pensiero e delle convinzioni altrui e perché oggi non c'è più quel rispetto, non c'è più quella concezione del singolo individuo con i suoi pensieri, che siano essi politici, religiosi o altro. E me ne dispiace. Mi dispiace che nonostante tutti gli episodi storici vissuti e non dimenticati, questi siano stati in un certo senso appunto dimenticati.
Mi dispiace, infine, che ne Monsieur Ibrahim e i Fiori del Corano nasce un'amicizia particolare quanto improbabile tra un musulmano ed un ebreo e che oggi queste due parole insieme ci fanno pensare a tutt'altro che ad un'amicizia. Sì, ma dovuto a cosa? Ad una guerra. Una guerra prima di tutto politica, poi religiosa ed infine culturale.
Ma temo, forse, che le ultime due siano una conseguenza della prima.

Dal libro è stato tratto l'omonimo film, che spero di vedere molto presto.




Che ne pensate, amici lettori? Questo è un libro poco conosciuto, ma non vi incuriosisce?

Commenti

  1. Ho visto il film che mi è piaciuto tanto! mi hai fatto venire voglia di leggere il romanzo :)
    Grazie della bella recensione!

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    Risposte
    1. Oh davvero? *-* Allora appena guardo il film ci confrontiamo!
      Sì, leggilo ^^ E' breve ma intenso.

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