Recensione: Il contrario della solitudine di Marina Keegan

Buon pomeriggio, amanti della lettura!
Oggi vi parlo di un libro che ho amato moltissimo, che ho sentito mio, che consiglio a tutti coloro che vogliono versare qualche lacrima e sentirsi meno soli.
Avevo visto questo libro, ma chissà perché qualcosa mi bloccava dal comprarlo o dal solo inserirlo nella mia lista dei desideri. Questo, però, prima di leggere un frammento di lettura, o in questo caso, un frammento di vita, nel blog Sfogliando la vita di Federica. Grazie mille <3


Titolo: Il contrario della solitudine
Autore: Marina Keegan
Editore: Mondadori

Trama:
Nel maggio del 2012, solo cinque giorni dopo essersi laureata alla Yale University con il massimo dei voti, Marina Keegan muore in un incidente automobilistico nei pressi di Cape Code. Studentessa brillante, allieva di Harold Bloom, animatrice di "Occupy Yale", in attesa di uno stage al "New Yorker", all'età di ventidue anni era considerata dalla critica una delle voci più promettenti della letteratura americana. Quando la sua famiglia pubblica sul web il suo ultimo scritto, "Il contrario della solitudine", che dà il titolo a questa raccolta di saggi e racconti brevi, oltre un milione e mezzo di persone in tutto il mondo scopre nel giro di pochissime ore il suo straordinario talento. "Siamo così giovani. Siamo così giovani. Abbiamo ventidue anni. Abbiamo un sacco di tempo" scriveva. La giovinezza e il tempo, non il tempo che passa, ma il tempo che deve ancora arrivare, come un premio tanto ambito e tuttavia temuto, costituiscono il tema principale dei racconti di Marina Keegan, la sua cifra stilistica, ciò che ha fatto di lei l'icona di un'intera generazione. L'essere giovani e trovarsi di fronte all'orizzonte cangiante delle attese e delle opportunità: l'opportunità di cambiare vita, lavoro, di prendere decisioni importanti, di compiere un salto verso l'ignoto, di uscire dal guscio confortevole e protettivo della famiglia, del campus universitario, degli amici.


Recensione:
Ho aperto questo libro per la prima volta sul treno. Un treno diretto verso una meta, LA meta. La meta delle mie paure, dei miei timori, di quelli che io reputo i miei fallimenti, dei miei obiettivi che il tempo ha annebbiato; l'unica meta che mi fa sentire sola. L'unica meta che mi ricorda quello che ero e quello che vorrei diventare, ma che mi nasconde quella che sono ora, a parte un'anima sola senza forza. La solitudine. Cos'è la solitudine? Perché ci sentiamo soli anche quando non lo siamo? E soprattutto... Qual'è il contrario della solitudine?

Il contrario della solitudine è la vita, una vita preziosa dove spesso, molto spesso, ci concentriamo su quello che vorremmo dimenticandoci di quello che abbiamo e di quello che potremmo avere se solo la smettessimo di vedere tutto o bianco o nero.

Il contrario della solitudine sono le scelte, quelle che facciamo e quelle che pensiamo di non poter fare. Cos'è che ce lo proibisce, se non noi stessi? Chi è che ci dice che è troppo tardi per prendere quella decisione, se non noi stessi? Chi è che fa le scelte, se non noi?

Il contrario della solitudine è la speranza. La speranza di poter avere tutto quello che vogliamo senza sentire il tic tac dell'orologio, senza badare ai limiti che ci imponiamo da soli. Quei limiti che ci fanno pensare che no, è tardi; che no, non ce la posso fare; che no, ormai è fatta.

Il contrario della solitudine sono le illusioni, che ci accompagnano nella nostra giovinezza, nei nostri vent'anni facendoci arrossire o intimidire.

Il contrario della solitudine è l'amore. L'amore. L'amore giovane, confusionario, doloroso. L'amore che mina le nostre certezze, che ci fa vacillare. L'amore che professiamo, nella nostra ingenuità dei vent'anni, come fosse una religione. L'amore che ci fa sentire euforici, lo stesso che ci fa sentire spezzati.

Marina Keegan se n'è andata, ma ci lascia il suo ricordo e il suo Inno alla vita. Con le sue dolci parole da ventenne ci dice che non siamo soli, quando ci sentiamo soli.
Marina Keegan con questo libro mi ha fatto sentire e provare il contrario della solitudine.

Su quel treno, in quella stazione caotica, Marina mi sussurra le sue dolci parole ridandomi la forza di affrontare i limiti che mi sono imposta da sola, mi canta le sue parole di poesia dicendomi che sono giovane, che non sono sola, che devo smetterla di essere la critica più severa di me stessa. Posso ricominciare da capo.

Perché siamo giovani. Siamo giovani, abbiamo un sacco di tempo!

Commenti

  1. Passavo di qui per segnalarti una nomination sul mio blog, ma poi sono rimasta a leggere tutta la recensione, questo libro mi ispira parecchio *-* wishlist assolutamente!!
    Ah, prima che me ne dimentichi... ecco il tuo award! http://illibroincantatodigiorgia.blogspot.it/2015/03/liebster-award-2015.html

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    1. Ciao Giorgia! ^-^
      Sisisi! Leggilo, non te ne pentirai!
      Grazieee *-* Appena posso rispondo alle tue domande e invento quelle delle future nominations.

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  2. Mi ispira un sacco, la solitudine è sempre qualcosa di triste ma che in fondo ci fortifica, insegnandoci che ce la possiamo fare anche da soli.
    Lo terrò in considerazione, grazie per la recensione! :)

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    1. Esatto Silvia! :) Il libro dice molto di più di quello che io sono riuscita a scrivere, ma se puoi leggilo ^^

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  3. Ciao, anch'io come Giorgia son passata per segnalarti un premio che trovi sul mio blog ^^
    lo trovi a questo link http://booksofclaire.blogspot.it/2015/03/premio-liebster-award-2015-grazieeeee.html
    Ciao e buona lettura

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    1. Nooo *-* ma giura?! Oddioo sono onorata *-* Devo pensare alle risposte. Aiutoo! Grazie mille <3

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  4. Grazie cara per avermi citata :* Io sono felicissima di averti fatto scoprire qualcosa di così bello. Se mai ci conosceremo, sapremo cosa leggere insieme fino allo sfinimento :P

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