Recensione: Da quando sei scomparsa

Buon giorno care lettrici! :) come state? Come vanno le vostre letture ora che è ripresa la ruotine quotidiana?
Oggi posto la recensione di un libro che mi è piaciuto tantissimo. Tanto per farvi un'idea: sono stata sveglia fino alle due di notte perchè non volevo/potevo/riuscivo a smettere!
Buona lettura ;)



Titolo: Da quando sei scomparsa
Autore: Paula Daly
Editore: Longanesi Narrativa


Trama:
Che cosa fai se la figlia della tua migliore amica è scomparsa... ed è solo colpa tua?
Lisa è una donna come tante, che come tante cerca di essere una buona madre, una buona moglie, una buona lavoratrice. Come tante, annaspa per tenere insieme tutti i pezzi della sua vita. Non come Kate, la sua migliore amica, che non avendo impegni di lavoro può dedicarsi anima e corpo alla cura dei suoi figli, trovando persino il tempo di occuparsi dei problemi altrui. Una donna perfetta. Lisa sa di non essere perfetta, ma fa del suo meglio.
Finché, in un giorno particolarmente difficile di una settimana estremamente dura, accade qualcosa di terribile. Basta un attimo di distrazione, un tragico errore, e la figlia tredicenne di Kate, che le era stata affidata per un giorno, sparisce nel nulla. La prima, sconvolgente ipotesi è che sia stata adescata da un maniaco sospettato di aver rapito e violentato un’altra adolescente nella stessa zona. Comincia così per Lisa un lungo calvario, fatto di accuse spietate da parte della pubblica opinione e di inevitabili sensi di colpa, che la spinge però a intraprendere un’indagine privata. Un’indagine che rivelerà l’orrore nascosto sotto l’apparente tranquillità della vita quotidiana...

"Quante volte ci capita di avere la netta sensazione che ci sia qualcosa che non va? Intuiamo che c'è qualcosa di stonato, di sbagliato, ma facciamo finta di niente, andiamo avanti per la nostra strada. E' stupidità? Ignoranza? Forse tutt'e due."

Recensione:
Il romanzo si apre subito con la descrizione di una sensazione inquietante, una sensazione che mi ha fatto battere il cuore e mi sono sentita disgustata verso colui che l'ha provata. Una sensazione di una persona malata, instabile e che ha bisogno di aiuto, ha bisogno di qualcuno che gli impedisca di fare ciò che fa. Ma il racconto in prima persona di questo soggetto non lo troviamo solo all'inizio, perché i suoi pensieri, le sue intenzioni, la sua mente si intrecciano al racconto della protagonista, Lisa.
Lisa è una donna comune divisa tra casa e lavoro che da un tempo a questa parte si sente smarrita, disorientata, esausta, e tutto questo le annebbia la mente portandola a commettere degli errori. E lei sa che sono errori, non si giustifica, lei soffre per quegli errori. Da quelli che la fanno dubitare di se stessa a quegli che portano le persone a dubitare di lei come madre. Ma Lisa sa che non è una cattiva madre, è solo che ha bisogno di ritrovarsi, è solo che ha troppi pensieri per la testa che le impediscono di svolgere il suo mestiere di madre come vorrebbe. 
E lo sa anche Joe, suo marito, che la guarda ancora con quegli occhi da innamorato del primo giorno, che le sta vicino, la difende a prescindere, crede in lei e continuerà a fare questo finché morte non li separi. Perché è questo che le dice quando Lisa gli dice: aiutami. Joe è un uomo come tanti, un tassista che lavora sodo per mantenere la sua famiglia e a cui piace bere qualche birra per rilassarsi la sera. Lisa e Joe non sono come Kate e Guy, e Lisa si sente sempre a disagio con loro, non si sente all'altezza, confronta le loro esistenze e si sente una vera nullità. Guy è un uomo di successo e, di bell'aspetto, che incanta tutti con la sua abilità di sostenere una conversazione e che permette alla moglie Kate di stare a casa e dedicarsi a tempo pieno alla cura della casa e dei figli, a farla considerare da tutti la madre perfetta, quella che tutti vorremmo essere e che tutti avremmo voluto avere. Kate vive di questo: vive dell'essere madre e moglie. Ma Guy e Kate sono davvero perfetti? La scomparsa della loro figlia scaverà nelle vite di tutti i personaggi portandole a nudo perché si sa: tutti i segreti, prima o poi, vengono a galla.

"Forse c'è differenza tra quello che credo di sapere delle persone e quello che loro sono davvero."


Paula Daly esordisce nel mondo letterario con questo romanzo breve ma coinvolgente, credibile e ricco di suspense, che mi ha fatta sentire parte della vita di ciascun personaggio. Inoltre “da quando sei scomparsa” tocca alcune tematiche attuali che possono essere utilizzate come spunto di riflessione e penserete, con un velo di malinconia dovuta ad un'amara realtà: è vero, è proprio così.

Ne avete sentito parlare anche voi? Bene o male?

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